Il Vangelo della messa della notte ci riferisce che le parole degli angeli provocano un senso di timore nei pastori («Essi furono presi da grande timore», Lc 2,9) mentre il brano della messa dell’aurora ci dice che il racconto dei pastori stimola lo stupore in chi lo ascolta («Tutti quelli che udivano si stupirono», Lc 2,18). Passare dal timore allo stupore è, allora, il primo augurio per questo Natale; perché l’annuncio di novità che tocca la nostra quotidianità sia accolto con quel desiderio capace di farci mettere in cammino anzitutto per sperimentare questa novità e poi per annunciarla agli altri. E, infine, il Vangelo della messa del giorno ci racconta che quella Parola è capace di farsi carne («E il Verbo si fece carne», Gv 1,14). Facciamoci carne è, quindi, il secondo augurio per questo Natale; facciamoci concreti annunciatori della lieta novella che ci racconta di un Dio che ha scelto di essere di carne per farsi toccare e per toccare a sua volta non solo il profondo della nostra anima ma, prima di tutto, il nostro corpo umano. Quanti tocchi nella vita di Gesù! Impariamo da lui, che è il maestro, a riempire le nostre giornate di tocchi che fanno bene al cuore, avendo anche la capacità di saper chiedere quei tocchi che possono far bene al nostro cuore. Dal timore, allo stupore, alla carne! La presidenza dell’Azione cattolica di Padova