Chiesa | DiocesiDalle parrocchie padovane verranno accolti, prima del Giubileo, migliaia di giovani pellegrini in viaggio verso Roma
Della Gmg – Giornata Mondiale della Gioventù – ha tutto fuorché il nome. Il Giubileo dei giovani, a Roma dal 28 luglio al 3 agosto, sarà probabilmente l’evento più roboante dell’Anno Santo dedicato alla speranza. E anche questa volta la Diocesi di Padova – come pure nelle scorse Gmg europee – non mancherà all’appello. «L’idea non è semplicemente andare a Roma – sottolinea don Diego Cattelan – ma arrivarci attraverso un cammino spirituale e anche fisico, per sperimentare il Giubileo come un’esperienza di fede e di conversione e non come un semplice raduno». Sul sito giovanipadova.it/giubileo sono presentati sei diversi pacchetti di viaggio. Il primo, quello che prevede – prima dell’arrivo nella capitale – alcune tappe di cammino della Romea Strata nell’Appennino tosco emiliano è già sold out. Qualunque siano le modalità di arrivo e i giorni di permanenza a Roma i giovani padovani si ritroveranno uniti a centinaia di migliaia di coetanei provenienti da tutto il mondo. La ricetta è questa: celebrazioni, catechesi, incontri con i testimoni, momenti di festa. A tutto questo si aggiunge il passaggio attraverso la Porta Santa di San Pietro. Una delle felici tradizioni della Gmg è l’esperienza dei gemellaggi nelle Diocesi del Paese ospitante. E poiché questa volta il Paese ospitante è l’Italia, Padova, nei giorni precedenti al Giubileo dei giovani, ospiterà migliaia di pellegrini stranieri in viaggio verso Roma. Alcune parrocchie hanno già offerto ospitalità per i giorni che precedono il Giubileo, permettendo a gruppi provenienti da Francia, Romania, Polonia e non solo di fermarsi a Padova prima di proseguire il loro cammino, anche con momenti di incontro e condivisione. «È un’esperienza di scambio e apertura, che permette di vivere il senso autentico del pellegrinaggio, anche accogliendo chi sta compiendo il suo viaggio verso Roma». I pellegrini stranieri potranno conoscere meglio Padova e la sua storia. Sono stati presi accordi con il Comune e l’Università per facilitare la visita di luoghi come il Palazzo della Ragione, alcuni musei dell’Ateneo e la basilica del Santo.
Andrea Canton
