Chiesa | Diocesi
Weekend di spiritualità per famiglie. È stata un’esperienza di… “teneranza”
Particolarmente sentita la proposta curata dal settore adulti dell’Ac di Padova insieme all’ufficio di Pastorale della famiglia
Particolarmente sentita la proposta curata dal settore adulti dell’Ac di Padova insieme all’ufficio di Pastorale della famiglia
«Condivisione, respiro, lentezza: queste le tre parole che per noi descrivono il weekend vissuto a Camporovere». A parlare sono Sofia e Samuele di Tribano, che il 29 e 30 marzo a Casa Filippo Franceschi di Camporovere, hanno partecipato al weekend di spiritualità per famiglie.
Il dono della speranza «Il filo conduttore – spiega Marco Zambon, vice presidente adulti dell’Azione cattolica di Padova – è stato il dono della speranza, riscoperto nella tenerezza dell’amore di Dio, che diventa poi virtù essenziale nel matrimonio e nella famiglia. La proposta pensata, organizzata e gestita in sinergia tra il settore adulti di Ac e l’ufficio diocesano di Pastorale della famiglia, è stata arricchita dalla presenza di due coppie-guida della Diocesi di Treviso, che ci hanno aiutato con la loro testimonianza a riflettere sul tema. Abbiamo cercato di regalare alle coppie partecipanti dei momenti per loro, lontani dalle questioni quotidiane, dalle gestioni familiari. Abbiamo chiesto agli educatori Acr di accompagnarci a Camporovere, non per “tenere” i bambini come dei babysitter, ma per far vivere anche a loro, secondo ovviamente i loro tempi e i loro linguaggi, il tema dei genitori».
La “teneranza” Per Valentina e Paolo di Pozzetto (Cittadella), l’esperienza si può sintetizzare con queste tre parole: abbraccio, tenerezza, serbare nel cuore. «Abbiamo respirato un clima sereno in cui poter condividere esperienze di vita ed emozioni con la certezza che, nell’ascolto reciproco, vengono custodite con cura. Ci portiamo a casa un concetto “incarnato”: come poter esprimere e vivere al meglio la speranza/tenerezza – cioè “teneranza” – nella nostra coppia e di conseguenza nella nostra famiglia. Un tema che è stato ben sviluppato partendo dalla Bibbia, per essere poi esplicitato dalle parole di due coppie testimoni, da un’opera d’arte e che ha portato a una celebrazione eucaristica intima e partecipata». «Il momento che ci ha colpito di più – spiegano Sofia e Samuele – è stato il gesto di tenerezza che abbiamo vissuto durante l’adorazione. Don Silvano Trincanato (responsabile dell’ufficio di Pastorale della famiglia, ndr) ci ha chiesto di benedire l’altro anche imponendo le mani e, nella semplicità e spontaneità di questo gesto, abbiamo riscoperto la bellezza di stare insieme davanti a Dio. La consegna potente è l’invito a vivere la tenerezza nelle piccole cose quotidiane, senza aspettare grandi occasioni o grandi gesti, ma provando a leggere la tenerezza anche nelle intenzioni e nelle necessità dell’altro».
La tenerezza dei piccoli Anche i figli delle coppie partecipanti hanno fatto esperienza, a loro misura del “dono della speranza”. Ad accompagnarli c’erano Martina, Samuele e Anna. «L’esperienza con i bambini – racconta Martina – è stata ricca di sorrisi, di spontaneità e sana ingenuità che solo i bambini possiedono. Il clima è stato accogliente e si è respirata voglia di mettersi in gioco da parte di adulti e bambini. Per me giovane è stato bello incontrare volti di adulti felici di essere in cammino. Uno dei momenti più belli con i bambini è stata sicuramente un’attività durante la quale i bambini hanno raccontato come sono teneri verso gli altri e viceversa: poter ascoltare i loro gesti di tenerezza ha fatto ripensare anche a me a come vivo la tenerezza nella quotidianità. Questo weekend mi ha lasciato il desiderio di tornare a essere bambina più spesso, mettendo in campo la capacità di sorridere alla vita e l’essere autentica nella relazioni che vivo quotidianamente».
Un clima fraterno «In breve tempo – sottolinea Marco Zambon – ci si è trovati e si è iniziato a ragionare come un’unica grande famiglia. Quello che ci portiamo a casa è sicuramente l’aver capito di non dover trascurare nella nostra famiglia la virtù della tenerezza, anche se la quotidianità, gli agenti esterni, rubano il nostro tempo, è necessario non trascurare mai la tenerezza presente in una carezza, in una parola, in una collaborazione o in un regalo». «Abbiamo respirato un clima di famiglia, ci siamo sentiti accolti dalle altre famiglie e questo ci ha permesso di metterci in gioco, anche con le emozioni che ci nascevano dentro – concludono Sofia e Samuele – Abbiamo colto la voglia di condividere. Così, un po’ per il luogo che ci è davvero caro, un po’ per questo clima ci siamo sentiti a casa».
Il tema della speranza è al centro anche del weekend di spiritualità per giovani e adulti in programma questo fine settimana – 5 e 6 aprile – a Casa Filippo Franceschi di Camporovere. Le giornate, guidate dalle Discepole del Vangelo, prenderanno spunto dai Vangeli di Quaresima.