Sbarco sulla Luna. Consolmagno (Specola vaticana): “La vera conquista fu lavorare ad un obiettivo comune”

"L'atterraggio sulla Luna ci ricorda in modo molto chiaro che il pianeta Terra non è la fine e il limite dell'esistenza umana. Siamo stati sulla Luna e ci andremo ancora". Fratel Guy Cosolmagno, direttore della Specola Vaticana, commenta così il 50° anniversario dell'allunaggio, che verrà celebrato in tutto il mondo il 20 luglio. "Il miracolo del programma Apollo - spiega - non fu nelle scoperte della scienza necessarie per arrivarci.  E neanche in una ingegneria spaziale particolarmente rivoluzionaria. La vera conquista fu mettere insieme e finanziare mezzo milione di persone per lavorare ad un obiettivo comune". "Come credenti - osserva - abbiamo imparato che confinare la nostra comprensione di Dio al solo pianeta Terra ha reso Dio troppo piccolo"