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Commemorazione dei defunti: l’ultima carezza nel vortice della bufera
Il giorno prima, da solo, in silenzio, nella penombra di quelle mura dove solo l’oro dei mosaici dell’abside delineava un pallido ma lucente orizzonte, sono passato pellegrino a benedire bara per bara, quasi come se la mia mano che segnava nell’aria il segno della croce fosse un’ultima carezza ad ognuno di quei defunti, intendendo attraverso loro raggiungere ogni anima dei tantissimi nostri fedeli che in quei giorni ci avevano lasciato