Non sono “le palme” l’oggetto della nostra devozione, ma Gesù, che muore per salvarci

Accompagnando festanti con fede e devozione il Salvatore nel suo ingresso nella Città Santa i cristiani chiedono in questa liturgia la grazia di seguirlo fino alla croce, per essere partecipi della sua Risurrezione ed essere così liberati dalla schiavitù della morte. Anche quest’anno siamo chiamati a vivere questa festa senza la sua naturale processione festante, da una parte potremmo definirla una domenica “senza” Palme, ma dall’altra rappresenta un tempo privilegiato in cui il messaggio del Signore non viene meno.