Il contributo dei cattolici al processo di rigenerazione collettiva

Nell’arco di una sola generazione – tra il 1964 e il 1995 – l’Italia è scesa da un tasso di fertilità del 2,65 a 1,19. E la pandemia sta facendo il resto del lavoro sporco. Al punto da far dire a Giancarlo Blangiardo, presidente dell’Istat, che “si sta spegnendo il motore della società”. E che è assolutamente opportuno riportare al centro del dibattito pubblico la situazione demografica del Paese. È quanto certamente accadrà nel corso degli Stati generali della natalità promossi dal Forum delle associazioni familiari che si terranno a Roma il 14 maggio e che si apriranno con l’intervento inaugurale di papa Francesco. Un’occasione imperdibile per individuare le vie di fuga dall’inverno demografico che sembra condannare l’Italia a una desertificazione che mal si concilia con il desiderio di risalire la china, dopo i colpi durissimi inferti dalla pandemia sia al sistema produttivo sia alla relazionalità sociale