Chiesa | PresepiAndar per presepi. Rassegna in quattro chiese del centro storico di Padova, a partire dalla Cattedrale, e presepe vivente a San Cosma di Monselice (dal 24 dicembre): coinvolti i piccoli della scuola dell'infanzia e primaria insieme ai loro genitori
“Venite adoremus. Presepi d’arte in centro storico a Padova”. Così s’intitola l’iniziativa promossa dalla Cattedrale e dalle parrocchie del centro storico. Sono quattro in particolare le chiese coinvolte che espongono i presepi, fino al 2 febbraio: la Cattedrale, San Canziano (conosciuta come Santa Rita, in piazza delle Erbe), San Nicolò e Santa Maria dei Servi. Nella Cattedrale sono due i manufatti: uno esterno, antistante la porta centrale, e l’altro all’interno, nella terza cappella laterale a destra. I materiali usati per quest’ultimo sono il sughero sardo, unito a legno locale e antico proveniente da travature
«Il senso dell’iniziativa – spiega don Maurizio Brasson, arciprete della Cattedrale – sta nell’avvicinare al mistero del Natale il maggior numero di persone possibili attraverso il linguaggio dell’arte, fatto della cura del dettaglio e della professionalità artigianale». Per la visita ai presepi è necessario fare riferimento agli orari di apertura e chiusura delle chiese coinvolte. Il presepe vivente a San Cosma di Monselice, allestito sul sagrato della chiesa parrocchiale, presenta caratteristiche alquanto interessanti. Innanzitutto le otto scene (in cui il visitatore potrà entrare fisicamente nelle ambientazioni) di cui è composto, che richiamano il primo presepe vivente fatto a Greccio da san Francesco: un piccolo convento con la distribuzione del pane, la casa contadina “stortolana” (San Cosma come zona territoriale veniva chiamata nel passato la “stortola”), la casa del pane ricordando Betlemme, la casa rurale, la bottega delle sementi e dei “sogni”, la Natività realizzata con diversi bambini nati quest’anno nel territorio parrocchiale poi collocati in una famiglia patriarcale. «La novità del nostro presepe – afferma il parroco don Aldo Manfrin – sta nel coinvolgimento della scuola Zanellato. Tutto è iniziato perché le insegnanti quest’anno volevano sviluppare il tema “del viaggio e dell’incontro”, che nei vangeli è molto presente». A spiegare le scene, quindi, saranno i bambini della scuola dell’infanzia e primaria, rigorosamente vestiti in tema francescano, accompagnati dai loro genitori. Il presepe, alla sua prima rappresentazione, vedrà coinvolti, come personaggi e nella sua narrazione, alcuni genitori della parrocchia e diversi bambini. Potrà essere visitato il 24 dicembre alle 23.30, il 26 dicembre dalle 15.30 alle 18, il 30 dicembre dalle 15.30 alle 18, il 6 gennaio dalle 15.30 alle 18 con l’arrivo dei Magi a cavallo e la consegna dei doni ai bambini.
