Per i cardinali, si prega anche nella “martoriata” Ucraina, sotto l’esplosione delle bombe e tra continui allarmi

Anche in Ucraina, l’attesa per le elezioni del nuovo Papa è grande. Molte comunità parrocchiali stanno organizzando momenti di preghiera. Ci sono inviti affinchè si preghi anche nelle case. La testimonianza da Donetsk del vescovo greco-cattolico, mons. Ryabukha: “La preghiera è fatta nella quotidianità di tutti i giorni e purtroppo la nostra quotidianità è spesso accompagnata dal suono dell'esplodere le bombe, dagli allarmi che suonano sui cellulari e dagli altoparlanti nelle strade”.