MosaicoL’incontro con le storie dei detenuti più impegnativi in un carcere al limite del surreale può portare anche un detective a un positivo cambiamento interiore: è quanto Carraca – nella vita Enrico Carraro, studente della classe quarta dell’indirizzo Scienze applicate all’istituto Barbarigo di Padova – racconta nel suo primo libro Il sorriso occulto, disponibile su Amazon.
La scrittura di questo testo è stata un desiderio trasformatosi in un’ossessione – ricorda l’autore – sfociata sulla carta solo la scorsa estate, portando con sé nella scelta del tema anche alcune tracce di quanto il giovane stava vivendo. «Mi sentivo incompreso da tutti e non riuscivo a trovare qualcosa di cui sentirmi fiero, continuando inesorabilmente una lenta discesa verso l’ossessione di non valere niente, perché, a differenza dei miei coetanei, non stavo facendo nulla», ricorda Carraro. Un lavoro di ascolto di se stessi che lo studente ritiene essere molto utile anche per i suoi coetanei: «Consiglierei a chiunque si trovasse in un periodo di profonda tristezza e depressione di provare a scrivere qualunque cosa, poiché anche solo vedere di riuscire a produrre qualcosa è già l’inizio di una lenta guarigione». Prezioso nella realizzazione del libro è stato l’aiuto del professore di italiano, Francesco Davini, anche per aver insegnato al ragazzo ad apprezzare la propria opera, dopo tanti responsi negativi – ricorda Carraro – che gli avevano causato un senso di scoraggiamento nel proseguire la sua passione. Pur sottolineando come i libri non abbiano grande appeal nei giovani, il docente manifesta comunque un certo ottimismo: «La letteratura è una forma d’arte che non lascia spazio alla passività: chi legge crea il suo mondo e i suoi personaggi e si tuffa in una dimensione che è totalmente sua – riflette Davini – La chiave giusta è ricavare dalle opere, anche antiche, i temi che i ragazzi possono esplorare e innanzitutto vivere sulla loro pelle ancora adesso. La scuola deve riuscire a camminare lungo questo ponte tra passato e presente, dando naturalmente il valore necessario ai vari contesti storici».
«Seguire Enrico nel suo percorso è stato molto emozionante. Sono rimasto colpito perché non è semplice trovare uno studente capace di mettersi in gioco oltre agli obblighi scolastici: questo libro nasce da un suo desiderio personale e dalla necessità di mettere nero su bianco una storia forte e avvincente» evidenzia il professore.
Riccardo Rocca
