Prosegue l’opera di rinnovo delle strutture comunitarie che da qualche anno vede impegnata la parrocchia di San Michele Arcangelo in Chiuppano.
Dopo la scuola dell’infanzia, la chiesa e il campanile, interventi resi possibili anche dai “bonus” governativi, è in atto un altro intervento urgente e molto atteso: la riqualificazione del centro parrocchiale. «Si tratta di un edificio degli anni Sessanta – racconta il parroco, don Loris Gasparella – che per un periodo ha ospitato anche la scuola media del paese, per cui molti vi sono legati affettivamente. La struttura è molto grande e data l’epoca di costruzione presentava varie carenze in particolare dal punto di vista impiantistico e per questo era sottoutilizzata. Su di essa da parecchi anni il consiglio pastorale parrocchiale si stava interrogando se fosse più opportuno abbatterla o ristrutturarla. Le indagini antisismiche hanno mostrato che non sono necessari enormi lavori di consolidamento e questo ha contribuito a convincere la parrocchia per la seconda ipotesi». È pertanto stato avviato un programma di riqualificazione che ha posto le proprie basi sullo studio delle strutture esistenti per valutarne tanto le caratteristiche quanto la rispondenza sia alla normativa che alle esigenze attuali. Chiuso il quadro conoscitivo, sono stati coinvolti gli uffici di Curia preposti, l’Ulss e il Comune, e sono stati presentati diversi progetti: una volta approvato quello definitivo dagli enti, nel maggio del 2024 sono iniziate le opere riguardanti un primo stralcio, ovvero il piano superiore. Se i muri perimetrali avevano evidenziato qualche criticità, le prove di carico e geologiche avevano dato buoni risultati e i lavori hanno potuto concentrarsi sul consolidamento antisismico. Sono state eliminate le partizioni inserite nel corso degli anni per avere le varie aule nella loro dimensione originaria, maggiormente fruibile per le esigenze della parrocchia e in particolare per la catechesi; a questo si sono aggiunti altri interventi importanti, fra cui l’implementazione della dotazione di servizi igienici, il rifacimento di tutti gli impianti, la sostituzione degli infissi, l’isolamento parietale, la posa di nuovi pavimenti e finiture in genere. Nel piano ha trovato nuova sede anche la Caritas parrocchiale ed è stata predisposta una piccola sala per riunioni disponibile anche alle tante associazioni chiuppanesi. Nel frattempo si è messo mano al vano scale ed è stato installato un ascensore. Quanto all’ex appartamento del cappellano, ora inglobato nel centro, si è avuta cura di fare in modo che possa al bisogno essere agevolmente ripristinato. Le opere di questo primo stralcio sono oggi concluse. In estate sono attesi i lavori al pianterreno, dove saranno ricavate due grandi sale per incontri e feste, il bar, una cucina industriale e una piccola sala giochi. «Il nostro obiettivo è terminare l’interno nel 2025 – auspica don Gasparella – poi rimarrà, solo il restauro degli esterni con gli intonaci e la realizzazione di plateatico. I costi sono stati sostenuti con fondi della parrocchia; c’è stata una buona risposta da parte della gente, che ha permesso di acquisire anche l’arredamento, e in particolare il lascito di una famiglia che ci permette di andare verso la conclusione dei lavori in serenità. Dopo il restauro murario la parrocchia ha ora a disposizione delle nuove sale accoglienti per le numerose attività che svolge, ma anche per rispondere alle esigenze di spazi della comunità di Chiuppano, che ha un tessuto sociale e associativo molto vivo».
Prosegue l’intervento di recupero del “vecchio” patronato di Chiuppano, un edificio di grandi dimensioni risalente agli anni Sessanta del Novecento, che è stato anche polo scolastico della comunità locale e che la parrocchia ha preferito ristrutturare, salvaguardandone la memoria storica, piuttosto che abbattere e ricostruire.