Nuovo mandato e nuovo assetto per il consiglio di amministrazione di Noi Padova, eletto lo scorso 28 aprile e riunitosi nei giorni seguenti per assegnare le cariche per il quadriennio 2025-29. Alla guida dell’associazione è stata confermata Giorgina Garbo, affiancata dal vicepresidente Mauro Bellò e dal segretario cooptato Davide Polito. Con loro, altri sette consiglieri – Edoardo Chemello, Alessandro Pantanella, Luigino Piovan, Barbara Sturaro, Anna Tamiazzo, Anna Verziaggi e Roberta Voltan – compongono una squadra che porta nel gruppo responsabili una ricca diversità di esperienze e provenienze. «Nel primo mandato – spiega la presidente Giorgina Garbo, alla guida del circolo di San Bellino – ho avuto modo di conoscere meglio la situazione generale dei circoli, anche attraverso gli incontri vicariali. Questo mi ha permesso di comprendere meglio le necessità della base associativa». La consapevolezza delle sfide non la spaventa: «So che è un percorso molto impegnativo, ma confido nella massima collaborazione di tutti. Cercherò di fare sempre del mio meglio». Generosità, gratuità, relazioni: sono le parole che orientano il suo impegno e con le quali ha proposto la sua candidatura. «Credo siano la base di qualunque impegno nel volontariato. Il terzo settore non può essere visto come un “tempo perso”, ma come una scelta forte, di vita e di valori. Richiede un investimento di energie, soprattutto nelle relazioni, che sono la base del nostro vivere associativo». Per affrontare questo cammino, la presidente punta sull’ascolto e sulla coesione interna: «È fondamentale conoscersi bene, scegliere insieme gli obiettivi da raggiungere, programmare e verificare con realismo. Solo così possiamo essere davvero al servizio dei circoli». Un’idea condivisa anche da Mauro Bellò, eletto vicepresidente: «Il mio desiderio è continuare a fare da ponte tra i centri parrocchiali e l’associazione. In questi anni ho incontrato realtà molto diverse, tutte preziose. È impegnativo ricondurre tante esigenze a un unico “senso associativo”, ma forse è proprio questo l’aspetto più bello». Originario del circolo di Murelle, Bellò sottolinea l’importanza di restare radicati al territorio: «Noi Padova è fatta di tanti piccoli circoli come il mio, dove ciò che conta non sono i numeri, ma la capacità di rispondere ai bisogni delle persone. Confrontarsi con quella dimensione locale è una cartina al tornasole, ma anche una mappa per orientarsi». Lo sguardo, però, va anche al futuro: «Spero che l’associazione possa portare avanti la sua “missione formativa”, come la chiama il presidente nazionale don Luca Ramello. C’è ancora molto da fare. Penso in particolare alla formazione dei consigli di amministrazione dei circoli, su due fronti: rafforzare le relazioni territoriali costruite e sviluppare nuove competenze per affrontare le sfide attuali del terzo settore». Da parte dei consiglieri eletti, l’adesione a questo progetto è piena. Barbara Sturaro, del circolo di Agna, parla con sincerità: «Da una parte c’è l’entusiasmo di conoscere realtà nuove, dall’altra la preoccupazione di non sapere fino a che punto potrò essere utile. Ma ho voglia di imparare, e credo che anche la mia esperienza possa contribuire a farci crescere tutti insieme». Alessandro Pantanella, di San Michele delle Badesse, racconta: «Non mi sono candidato spontaneamente, ma la proposta è stata un riconoscimento. L’elezione porta soddisfazione, ma anche responsabilità. Vorrei portare uno spirito di positività, perché a volte, guardando solo i numeri, ci si dimentica del valore umano del nostro operato». La speranza è di allargare gli orizzonti dell’associazione: «Vorrei che Noi Padova crescesse territorialmente, arrivando anche dove non è ancora presente. È importante far crescere i volontari attivi, e includere sempre di più anche gli anziani, che rappresentano una risorsa preziosa per i nostri centri». Per Anna Verziaggi, originaria di Lugo di Vicenza, candidarsi è stato «un modo per mettersi in gioco in una realtà in cui credo e mi riconosco». La sua è una visione fiduciosa: «Ciascuno di noi eletti potrà portare un contributo importante, a partire dalle esperienze vissute nelle nostre comunità. Auguro al consiglio di riuscire a mettere sempre al centro l’ascolto e i bisogni di ogni tesserato». Edoardo Chemello, di Romano d’Ezzelino, porta nel cda del circolo la sua esperienza di animatore e le sue competenze in ambito giuridico-economico: «Mi sono candidato per conoscere meglio la nostra grande famiglia associativa e contribuire con nuove proposte. L’associazione deve crescere nella comunicazione e nella capacità di fare rete tra i circoli. Può essere un punto di riferimento per tanti giovani». Anche Roberta Voltan, del circolo di San Lorenzo di Albignasego, sottolinea il valore dell’esperienza di servizio in parrocchia: «È una sfida che possiamo vincere insieme, uniti nella grande comunità della nostra diocesi. Vorrei che i nostri circoli fossero sempre più luoghi dove tutti si sentono parte di una famiglia, con uno sguardo speciale verso i più deboli e i giovani, ma anche verso chi non è più giovane e rappresenta la nostra storia». Dal circolo di Casalserugo arriva Luigino Piovan, con una lunga esperienza alle spalle: «Dopo anni nel consiglio di amministrazione del mio circolo, sentivo che era il momento di mettermi in gioco anche a livello diocesano. Veniamo da una sfida importante nella mia parrocchia: la gestione del nuovo centro parrocchiale Ave. Ora vorrei che l’associazione parlasse di più con i circoli e coinvolgesse l’intera comunità. Il futuro sono i giovani: è a loro che dobbiamo guardare con più decisione». Infine, Anna Tamiazzo, del circolo San Giovanni Bosco di Arino, ricorda la sorpresa dell’elezione: «Quando persone che non conosci bene scelgono proprio te, ti chiedi cosa le abbia convinte. Sento la responsabilità, ma anche la gioia di potermi confrontare con altre realtà. Porterò la mia esperienza e anche le difficoltà, perché nel confronto nascono le soluzioni». Il suo auspicio richiama un’immagine concreta: «Mi auguro che l’associazione continui a crescere nella sua missione. Penso allo slogan della campagna tesseramento 2019, “Insieme per fare rete”: è il modo più vero di vivere Noi Padova».