Chiesa
Nel fine settimana appena trascorso si è celebrato il Giubileo dei Movimenti, delle Associazioni e delle nuove Comunità, solo una settimana prima è stata la volta di quello delle Famiglie, dei bambini, dei nonni e degli anziani. Ci è concesso di non leggere come casuale questa stretta contiguità perché bisogna riconoscere proprio ai Movimenti e alle Associazioni laicali di aver sempre considerato la famiglia come la cellula pulsante della vita sociale e della Chiesa e di averne saputo testimoniare l’importanza in modo esplicito e diretto. Sono le Associazioni e i Movimenti che si rendono puntualmente protagonisti nel valorizzare la fecondità delle famiglie cristiane, nel creare rete fra le famiglie all’interno della Chiesa e nel proporsi al mondo come soggetti politici capaci di sollecitare le istituzioni perché promuovano iniziative tese a favorire la nascita e lo sviluppo della vita famigliare. Il tessuto ecclesiale vede al suo interno migliaia di realtà che si spendono per la difesa della vita dal concepimento alla sua fine naturale, per la tutela dell’infanzia, per l’educazione dei giovani in sinergia con i genitori, per la solidarietà e il soccorso delle famiglie provate dalle ferite del lutto o della separazione. Davvero in Italia e nel mondo questa rete a favore della famiglia consta di tantissimi gangli vitali che si adoperano quotidianamente verso un fine comune che è quello di non fare sentire soli i nuclei famigliari nella loro esperienza di vita sia ecclesiale sia sociale. Papa Leone XIV nel messaggio inviato ai partecipanti al Seminario “Evangelizzare con le famiglie di oggi e di domani. Sfide ecclesiologiche e pastorali”, organizzato dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita tenutosi il 2 e 3 giugno scorsi ha dato segno di avere ben presenti le sfide che si pongono oggi a chi vuole venire incontro al bene delle famiglie. Scrive il Papa: “È particolarmente urgente […] rivolgere un’attenzione speciale a quelle famiglie che, per vari motivi, sono spiritualmente più lontane: a quelle che non si sentono coinvolte, che si dicono non interessate, oppure che si sentono escluse dai percorsi comuni, ma nondimeno vorrebbero essere in qualche modo parte di una comunità, in cui crescere e con cui camminare. Quante persone, oggi, ignorano l’invito all’incontro con Dio!” Il Papa ci invita a riscoprire la Grazia della vita matrimoniale. L’auspicio del pontefice è quello di saper attrarre per via di bellezza: “forse molti giovani, che ai nostri giorni scelgono la convivenza invece del Matrimonio cristiano, in realtà hanno bisogno di qualcuno che mostri loro in modo concreto e comprensibile, soprattutto con l’esempio della vita, cos’è il dono della grazia sacramentale e quale forza ne deriva”. Risuonano ancora forti le parole del Papa stesso nell’omelia della Messa del Giubileo delle Famiglie quando ha invitato ad essere segno di pace per tutti, nella società e nel mondo con la consapevolezza che “dalle famiglie viene generato il futuro dei popoli”.
E ancora: “a voi sposi dico: il matrimonio non è un ideale, ma il canone del vero amore tra l’uomo e la donna: amore totale, fedele, fecondo. Mentre vi trasforma in una carne sola, questo stesso amore vi rende capaci, a immagine di Dio, di donare la vita”. Rinvigoriti da questo incoraggiamento possiamo proseguire il cammino facendoci “pescatori di famiglie” (l’espressione è del Papa stesso), quelle già formatesi e quelle che devono ancora nascere. Una sinergia ampia, nello spazio e nel tempo, ancorata agli esempi di santità che non sono solo quelli canonizzati, ma anche i tanti santi anonimi presenti in ognuna delle nostre famiglie e per i quali possiamo rendere grazie. I Movimenti e le Associazioni sono esortati a continuare con perseveranza e coraggio il loro impegno per la famiglia, a servizio della Chiesa e dell’umanità.