“Opsa in Prato” domenica 22 giugno è dedicata allo sport “per tutti”, con la “Giornata dell’attività motoria e sportiva adattata e dello sport inclusivo”, un evento realizzato in collaborazione con l’assessorato allo Sport del Comune di Padova, che vede la fattiva partecipazione anche di molte associazioni del territorio. Con questa giornata l’obiettivo è offrire alla cittadinanza la possibilità di conoscere e approfondire, dal punto di vista sia teorico sia pratico, quella complessità di approcci e discipline che, proprio perché “adattate”, consentono alle persone fragili, fisicamente o cognitivamente o entrambi, di svolgere attività fisica con un indubbio beneficio sul loro benessere globale. In Prato della Valle, quindi, con la guida di professionisti esperti e di rappresentanti dell’associazionismo del settore ci si potrà mettere alla prova sperimentando mezzi adattati o diverse specialità. La giornata prevede due momenti principali: il mattino, nella fascia 9.30-11.30, la proposta è una “pedalata lenta”, cioè un giro del Prato in gruppo per provare a utilizzare biciclette adattate, handbike, tandem.
Inoltre, sarà possibile sperimentare anche il gioco della boccia adatto a ogni età. Al termine dell’attività di gruppo, ci sarà un momento di condivisione tra i partecipanti, con esperti e professionisti a raccontare le loro esperienze e il valore dell’inclusione all’interno dell’attività motoria e sportiva adattata. In questa sede è previsto l’intervento della prof.ssa Erica Gobbi del dipartimento di Scienze biomediche dell’Università degli studi di Padova e docente di Integrazione delle persone con disabilità nelle attività motorie nel corso di laurea in Scienze motorie. Al pomeriggio, alle 17.30, appuntamento con una “camminata lenta e orienteering adattato”: la proposta, aperta alla cittadinanza, è quella di una passeggiata inclusiva attorno al Prato, assieme agli amici dell’atletica in carrozzina e dell’orienteering, alla quale seguirà un’altra tavola rotonda per scambiarsi impressioni e riflessioni. Durante i due momenti principali della “Giornata dell’attività motoria e sportiva adattata e dello sport inclusivo” saranno sempre accessibili per il gioco libero le aree allestite per pallacanestro, calcio balilla e tennis tavolo.
Le attività proposte sono aperte a tutti: per questioni organizzative, è richiesta l’iscrizione al gazebo dell’Opsa (alle attività del mattino si può partecipare in un qualunque orario all’interno della fascia prevista). L’Opera della Provvidenza ha voluto fortemente organizzare questa giornata: negli ultimi mesi il Servizio educativo della struttura ha lavorato molto per creare un programma che fosse anche una presentazione “collettiva”. Non solo, quindi, mostrare quel che quotidianamente si fa in struttura: l’attività motoria adattata, infatti, si svolge ogni mattina nella palestra dell’Opsa, con sessioni sia individuali sia di gruppo condotte da chinesiologi ed educatori. Ma anche mostrare la ricchezza dell’associazionismo nell’ambito dell’attività sportiva adattata e inclusiva, in grado di offrire ulteriori opportunità alle persone interessate, associazionismo con cui Opsa spesso collabora.
Accanto al villaggio gastronomico, un punto di riferimento nei quattro giorni di manifestazione sarà il gazebo Opsa: qui si potrà conoscere meglio l’Opera della Provvidenza S. Antonio, la struttura e le sue attività di accoglienza e assistenza nei confronti delle fragilità (disabilità e decadimento cognitivo). Ma si potranno anche apprezzare i manufatti che gli ospiti creano nei laboratori educativi: dagli oggetti minuziosamente ricamati, come cuscini e portachiavi, ad agende e quaderni finemente decorati dei laboratori “Rileghiamo” e “Carta canta”, a scatole e altri oggetti impreziositi con la tecnica del mosaico. In Prato saranno disponibili anche alcune piante risultato dei progetti di ortoterapia: in particolare, domenica 22 giugno al gazebo Opsa saranno disponibili le piantine che arrivano dall’“Orto di Riccardo”, progetto che, assecondando il vivo interesse di un ospite – Riccardo, appunto – nei confronti del giardinaggio, gli ha consentito nell’ultimo anno e mezzo di gestire in autonomia alcuni “cassoni” installati appositamente per lui in uno dei cortili interni.