Cuneo salino, un ultimo sforzo per finanziare l’opera
Il commissario straordinario all’emergenza idrica Dell’Acqua, in occasione di una tavola rotonda, ha lanciato un appello alle istituzioni affinché si attivino per reperire gli ultimi 10 milioni di euro necessari per realizzare la barriera antintrusione salina alla foce del Brenta
«Alle istituzioni locali consiglio di aprire tutte le strade possibili per ottenere gli ultimi 10 milioni di euro finalizzati alla realizzazione dello sbarramento antintrusione salina sulla foce del Brenta». È un appello non privo di urgenza quello che Nicola Dell’Acqua, commissario straordinario nazionale all’emergenza idrica e già direttore di Veneto Agricoltura, rivolge alla politica veneta in occasione della tavola rotonda “Il sale che risale, cuneo salino in Brenta”, organizzata lo scorso martedì 10 giugno a Sottomarina, da Cia Veneto, Legacoop Veneto, Confagricoltura Veneto e Coldiretti Veneto. «La barriera antisale, strategica per salvare 21.500 ettari di terreni agricoli del comprensorio, va inserita nelle istanze da presentare al Governo. Al riguardo è fondamentale il ruolo della Regione, senza la quale la cabina di regia nazionale non si muove».
Il fenomeno dell’intrusione salina è un processo naturale che vede l’acqua salata del mare penetrare negli estuari e risalire i corsi d’acqua dolce, ma negli ultimi anni, complici siccità e subsidenza del terreno veneto, la situazione sta peggiorando: se in passato – come successo nei periodi siccitosi del 2003 e di tre anni fa – la penetrazione non superava i tre chilometri, l’acqua salata è riuscita a risalire Brenta e Bacchiglione anche fino a 18 chilometri dalla foce. Presente anche il sindaco di Chioggia, Mauro Armelao, il quale ha puntualizzato che «si tratta di un’infrastruttura prioritaria; tanto che abbiamo già dichiarato la disponibilità ad anticipare le risorse necessarie, naturalmente con le dovute garanzie di rientro». Il progetto del Consorzio di bonifica Adige Euganeo ci sarebbe, costo dell’opera attorno ai 30 milioni di euro, bisogna reperirne circa una decina. Ma non è tutto perché sopra la stessa barriera antintrusione salina è in programma la costruzione di un ponte, che andrebbe a sgravare parte del traffico veicolare sulla Romea.