Storie
«Arrivo la mattina e leggo un libro. C’è calma. Mettiamo la musica e a me piace ascoltarla anche se è difficile trovare qualcosa che piaccia a tutti. In Centro diurno c’è anche un pianoforte che per me rappresenta l’amore, la passione e un momento in cui sono libera dalla mia malattia. La tastiera del pianoforte della Specola è un posto speciale dove le dita possono incrociare melodie». Pensieri sparsi che diventano un solo sentimento e che mostrano la potenza di un luogo dove si vive sereni. Un valore grande, anche perché chi passa le giornate qui si impegna per la propria autonomia personale e sociale. Pensieri che in realtà sono le didascalie delle immagini scattate grazie al photovoice realizzato con loro da Massimo Santinello, docente di Psicologia sociale all’Università di Padova, e dalla fotografa Donatella Tormene. Gli ospiti del Centro diurno La Specola, che si trova a Padova in via Puchetti, zona Stanga, con le loro fotografie hanno mostrato come migliorare l’ambiente in cui si vive migliora la vita di tutti e lo hanno fatto raccontando il loro rapporto con il luogo in cui vivono la loro giornata: «Quando vengo la mattina ho bisogno di un caffè che mi sveglia. Abbiamo una stanza dove facciamo gruppo e c’è un divano per i momenti di relax».
C’è chi, come Gianluca, ama il proprio lavoro e ammette: «Tra tutti i lavori fare i nastri è quello che mi piace di più. Fare questo lavoro mi dà un senso di rilassatezza, mi fa sentire come se dormissi. Con Giulio, compagno di lavoro, mi trovo molto bene a fare i nastri, mi piace molto lavorare anche con Alessandro» sottolineando così quanto sia fondamentale il rapporto con gli altri, oppure chi, come Antonio, ama arrivare e varcare il cancello del Centro: «Qui è dove iniziano le nostre storie, la mia e quella della Specola. Storie che crescono, si evolvono e ci fanno maturare. Grazie a tutti. Per fortuna il bus c’è sempre. La fermata indica, più di quello non fa, ma almeno sai dove andare». La scelta di uno strumento come il photovoice, vale a dire un metodo di ricerca-azione partecipata progettato per dare voce in particolare alle persone escluse da processi decisionali che usa la fotografia e la comunicazione attraverso le immagini, mostra la decisione di offrire un percorso di consapevolezza agli ospiti per cui grazie a una combinazione di fotografia e discussioni di gruppo, è stato possibile analizzare la vita quotidiana e cogliere i vari punti di vista. Il percorso, quindi, consegna un’immagine precisa del sentire di chi vive e lavora nel Centro La Specola e «ci fa conoscere il livello di consapevolezza e i bisogni di queste persone che hanno accettato di fotografare il loro quotidiano e mostra la loro presa di coscienza di un percorso in atto» afferma Massimo Santinello.
Infatti il progetto è uno dei tasselli del percorso avviato dalla Fondazione Pizzuto – di cui il Centro diurno La Specola è articolazione – nel 2023 quando ha realizzato profondi e radicali lavori di ristrutturazione dello stabile sia per migliorare il benessere delle persone accolte, sia per garantire un importante efficientamento energetico: «Abbiamo deciso di rinnovare questo luogo in vari modi, di aprirci alla comunità, di essere un luogo espressivo e quindi ci avviamo a piccoli passi per cominciare a fare qualcosa di completamente diverso da quello che si fa nel laboratorio quotidianamente – spiega Guido Turus presidente della Fondazione Pizzuto – Vogliamo offrire opportunità culturali per permettere ai nostri ragazzi di esprimersi un poco di più. Non vogliamo rimanere chiusi qui dentro: fino a tre anni fa il cancello era perennemente chiuso, adesso è sempre aperto». La ristrutturazione è stata accolta con grande entusiasmo e ha riguardato anche l’esterno e così le foto dicono: «Il giardino, che prima era una discarica, con amore e con cura, è stato reso un posto confortevole. Un albero è stato piantato in memoria di Gilberto, che per tanti anni è stato con noi. Le piante convivono con gli esseri umani. E a farci compagnia c’è anche un piccolo nanetto con un albero di limoni che splende coi raggi del sole. L’odore del rosmarino mi rianima». Tanti sguardi, tante sensazioni diverse ma un unico sentire: «Sono felice di vivere».

Per festeggiare l’anniversario con la consapevolezza di quanto è migliorato questo luogo che accoglie una trentina di ospiti, il 16 aprile di quest’anno due attiviste di Legambiente Padova hanno presentato Infotram, la campagna informativa sulle nuove linee tranviarie, e spiegato come grazie all’arrivo del tram la qualità della vita qui potrà migliorare ancora.
I lavori di ristrutturazione e miglioramento del Centro La Specola per l’efficientamento energetico sono stati realizzati nel 2023 e hanno comportato: coibentazione, cambio degli infissi, installazione di un impianto solare da 20 kilowatt e di un sistema di accumulo da 30 kilowatt; l’impianto di illuminazione è stato trasformato in sistema a Led. Questi lavori hanno permesso al Centro di distaccarsi dalla fornitura di gas e di passare dalla classe energetica G alla A4+. Grazie a questi interventi oggi il Centro produce 112,5 chilowattora alla settimana e raggiunge i 7,1 megawattora annui. Nel giardino sono stati piantati 68 alberi e realizzato un orto sociale. Complessivamente l’intervento ha consentito una compensazione di CO₂ pari a 7,74 tonnellate e 46.422 chilometri risparmiati. L’inaugurazione del “nuovo” centro diurno è stata il 16 maggio 2024 e ora è diventata un compleanno, una giornata speciale per aprire le porte alla comunità.