Sono tre gli eventi che la parrocchia di san Vigilio di Pove del Grappa, in collaborazione con il Comitato Feste quinquennali in onore del Divin Crocifisso, organizza proprio in vista delle feste quinquennali che si terranno dal 4 al 15 settembre. «Appuntamenti pensati per unire e rafforzare il legame della comunità – dice don Dario Marchioretto, parroco moderatore – per mantenere vivo lo spirito di fede e per tenere vive e unite le due anime delle Feste: quella della tradizione, con la processione e quella della disposizione alla fede. Abbiamo così pensato di proporre un incontro sulla sindone, fra scienza e fede, una rappresentazione scenica della Passione di Cristo e l’esposizione poi del calco della sindone».
Venerdì 27 alle 20.30, in collaborazione con il Centro di Sindonologia “Amici della sindone” il prof. Emilio Lazzarini introduce il tema della sindone. Il calco della sindone sarà visibile nella cappella della chiesa fino a settembre. Domenica 29 alle 20.30 nella chiesetta di San Pietro “Solo per amore”, rappresentazione scenica, che coinvolge anche il pubblico, della Passione di Cristo a cura del Gruppo teatro Aurora di Cittadella.
«Le feste quinquennali – racconta Patrizia Campagnolo, dal 2008 presidente del Comitato – sono molto sentite in paese. L’ultima volta le abbiamo fatte nel 2015, nel 2020, a causa della pandemia, abbiamo dovuto cancellarle, ma abbiamo portato in processione il Divin Crocifisso per le contrade di Pove: è stato un momento ugualmente toccante e commovente. Si sentiva quindi l’esigenza di riprendere il bandolo della tradizione anche perché in questi dieci anni in paese sono arrivati nuovi abitanti che non conoscevano le Feste. Si è pensato così di coinvolgere la comunità con questi momenti».
«L’apertura delle Feste sarà particolarmente emozionante – conclude la presidente – dai quattro punti cardinali del paese partiranno quattro fiaccole che accenderanno un tripode. Nel 2015 abbiamo ricordato la Grande guerra, essendo il centenario. Quest’anno lanciamo un messaggio di pace e speranza, anche perché la fiaccola che accenderà le altre quattro speriamo possa partire da Roma: abbiamo chiesto udienza a papa Leone XIV per benedirla».
Nelle contrade, una trentina, incontri con foto, video e testimonianze per spiegare e raccontare questa tradizione, l’organizzazione del programma, la storia.