Un gesto simbolico e concreto che ha coinvolto tutta la città di Padova rappresentata dalle istituzioni, fondazioni, associazioni di categoria, amici e sostenitori per ribadire l’appoggio al Cuamm e al suo impegno, ancor più in occasione del compimento di 75 anni di attività. In questo particolare periodo storico, ancora più forte e più tenacemente, Medici con l’Africa Cuamm vuole riportare l’attenzione sull’Africa, sui suoi bisogni, sulle sue sfide e sulle sue potenzialità per “crescere il futuro”, un futuro più giusto ed equo, per la salute dei più poveri. Una cinquantina di persone si sono riunite mercoledì 25 giugno davanti a Palazzo Moroni e dopo i saluti iniziali hanno sollevato un grande telo che rappresentava l’Africa e un invito esplicito all’annual meeting, in programma il prossimo 22 novembre, a Padova, al padiglione 8 della Fiera. «Oggi – ha sottolineato il direttore, don Dante Carraro – tutta la città di Padova abbraccia simbolicamente e concretamente il Cuamm e l’Africa»». Mons. Claudio Cipolla, vescovo di Padova ha sottolineato: «Mi colpisce molto il titolo dell’annual meeting, “Crescere il futuro”, quasi a dire che tutto il resto del mondo, a cominciare dall’Europa, ha bisogno di crescere con l’Africa e che il futuro non è dato, ma va fatto crescere, va preparato, va alimentato e costruito giorno dopo giorno, specie attraverso i cambi di mentalità a cominciare dalla pace che, come dice papa Leone XIV, deve essere preparata non con gli strumenti di guerra, ma con quelli della pace». Nata nel 1950, l’ong Medici con l’Africa Cuamm è oggi impegnata in nove Paesi dell’Africa sub-Sahariana con oltre 3.800 operatori, di cui 305 italiani. Appoggia 21 ospedali, 116 distretti, 4 scuole per infermieri e ostetriche e una università.