Tanto tuonò che non piovve. Dopo mesi e mesi di trattative sottotraccia, c’ha pensato Joseph Oughourlian – patron del Lens in Francia, del Millonarios in Colombia e proprietario del 5% del Real Saragozza in Spagna – a sentenziare. In occasione di un’assemblea pubblica del cosiddetto «Club 100», un’associazione che raggruppa gli industriali più facoltosi dell’Artois (la provincia a nord della Francia dove si trova la città di Lens), Oughourlian ha chiarito: il Padova non passerà di mano. A meno di ripensamenti clamorosi, dunque, la società di Viale Nereo Rocco rimarrà salda nelle mani del finanziere franco-armeno. Allo stesso tempo, però, una trattativa c’è stata.
È lo stesso Oughourlian a dichiararlo: «Ho verificato la serietà di questa proposta d’acquisto, ma non ho intenzione di vendere nessuno dei miei club». I nomi in ballo erano noti: Marcello Figoli, imprenditore argentino, fondatore del gruppo editoriale Alpha Media di Buenos Aires, proprietario del Burgos (Segunda División spagnola) e titolare del 70% della Juventud de Las Piedras (massima serie uruguaiana); e l’imprenditore italo-americano Sebastiano Tevarotto, attivo nel settore dell’hi-tech a San Francisco e supportato dal fondo Primera Capital. Entrambi, per giorni, erano stati segnalati dalla stampa locale come i soggetti più interessati all’acquisizione del Calcio Padova. Forse una dichiarazione così ci sarebbe voluta prima: giusto il necessario per rasserenare un ambiente che, giorno dopo giorno, si interrogava sul futuro della squadra.
Tra addii, conferme e sogni di mercato
Manca una settimana alla partenza per il ritiro di Pieve di Cadore. Qualche giorno di pausa ancora, prima dell’inizio della nuova stagione, che scatterà in maniera “ufficiosa” domenica 10 agosto con la Coppa Italia. La prima partita da dentro o fuori dovrebbe giocarsi a Piacenza, contro il Vicenza, poiché il manto erboso dello stadio Euganeo – sottoposto a rifacimento dopo i concerti estivi – non sarà ancora disponibile. Sarà una sfida già dal sapore particolare, proprio contro quel Vicenza che ha fatto sudare alla squadra di Andreoletti la tanto agognata promozione in Serie B. Nel frattempo, il mercato ha già lasciato il segno. Molti i volti che hanno salutato la piazza padovana, a partire dal capitano e figlio d’arte Niko Kirwan, già accasato al Trapani. Via anche Luca Villa, Antonio Granata (ceduto al Picerno), Niccolò Bianchi, Michael Liguori, Roberto Pirrello, Andrea Sala (per fine prestito) e Ghirardello, passato al Gubbio. Non solo addii, però: ci sono anche conferme. Fortin, ad esempio, è stato ceduto al Lens ma resterà a Padova fino a giugno 2026 in prestito. Restano anche Perrotta, Favale, Varas, Capelli e Bortolussi. In arrivo, invece, Jonathan Silva, centrocampista brasiliano classe 2004, in prestito dal Torino dopo l’ultima stagione a Crotone. Si attende anche l’annuncio ufficiale per Christian Pastina, ex Benevento. E si fanno insistenti le voci su giovani talenti come Lorenzo Villa (Juventus) e Luca Di Maggio (Inter).
Il colpo da sogno: occhi puntati su Baselli e il “Papu”
Entrambi i giocatori, dopo qualche giorno di riflessione, sembrerebbero pronti a firmare. Fondamentale, in questo senso, il lavoro del direttore sportivo Massimiliano Mirabelli, ex dirigente del Milan, che ha curato in prima persona i colloqui. Al suo fianco, all’epoca milanista, c’era anche Marco Fassone: i due furono protagonisti, sponda rossonera, di celebri presentazioni dei nuovi acquisti passate alla storia per la frase diventata virale: «Passiamo alle cose formali». Ora manca solo quel passaggio – la firma – per accendere definitivamente i sogni estivi dei tifosi padovani.