Tre palchi per una sola sagra, nel segno non della separazione ma dell’unità. È con questa premessa che prende avvio la sagra di Santa Cristina a Granze, dall’11 al 13 e dal 18 al 21 luglio. «È una festa corale, condivisa dalla comunità dove ogni realtà fa la propria parte – esordisce il vicepresidente del consiglio pastorale Stefano Garavello – Dall’unione della parrocchia, della Pro loco, del centro anziani con l’Auser e del comune sono nati due fine settimana con vari spettacoli divisi per zone, tra il palco centrale davanti la chiesa, l’area giovani con dj e quella degli anziani con la pista da ballo». Momento centrale dell’intera sagra sarà domenica 20, con la tradizionale infiorata nei giardini comunali e le sacre rappresentazioni: «Dopo la messa con la processione e la banda, si passerà per il paese dove nei giardini delle case verranno rievocati alcuni momenti della vita di santa Cristina, quest’anno rapportati anche a temi contemporanei nel segno di un Vangelo che è sì un libro antico ma capace di essere attuale» anticipa Garavello. I festeggiamenti sono dunque occasione per riscoprirsi come comunità ed evidenziare la bellezza di una zona poco conosciuta, obiettivo anche dell’estemporanea di pittura proposta per il 18 luglio dal Comune nella quale si chiederà agli artisti (iscrizioni entro il 13 luglio) di imprimere nelle tele un soggetto corrispondente a uno dei temi legati al territorio. «Siamo identificati in un’abbandonata Bassa Padovana ma desideriamo mostrare di essere una terra con una propria identità – continua il vicepresidente – Per noi la sagra non si esaurisce nell’ultima serata ma ricomincia subito nella preparazione della successiva edizione. Questo entusiasmo ci fa crescere e mantiene unito il gruppo, che nella parrocchia ha trovato una libertà di esprimersi nella semplicità e nell’amicizia».