Il Servizio civile universale è la scelta volontaria di dedicare alcuni mesi della propria vita al servizio di difesa, non armata e nonviolenta, della patria, all’educazione, alla pace tra i popoli e alla promozione dei valori fondativi della Repubblica italiana, attraverso azioni per le comunità e per il territorio.
Spinti dal desiderio di essere protagonisti di un cambiamento sociale, Francesca Bassani e Riad Souala hanno fatto questa scelta, dedicando l’anno 2024-2025 all’associazione culturale Fantalica aps di via G. Gradenigo 10 a Padova, che si occupa di aggregazione attraverso arte e cultura.
Perfettamente nelle loro corde, essendo Francesca studentessa di scienze dello spettacolo e produzione multimediale a Padova e Riad di conservatorio a Rovigo, l’esperienza, che si avvia verso la conclusione, è stata un’ottima occasione per mettere le proprie competenze e passioni a servizio di un crocevia di storie.
Fra le mille esperienze vissute quest’anno in ufficio, in quartiere e in tante zone della città, Francesca si sofferma sul giornalino da lei redatto per raccontare ai genitori dei partecipanti le attività svolte durante il laboratorio creativo per bambini “ArtFactoryLab”. «Mi sono sentita ponte fra generazioni. Grazie alla mia passione per la scrittura mi sono fatta portavoce di come le diverse forme artistiche possano aiutare i piccoli a diventare grandi protagonisti del territorio».
Anche Riad, affacciandosi al bancone della reception da cui ha accolto i nuovi utenti di Fantalica o sugli angoli nascosti scoperti con la rassegna “Portello Segreto”, è stato sentinella del territorio. Ancora di più lo è stato scendendo in campo per “WikiFanta”, piattaforma interna su cui ha messo a disposizione la propria esperienza per spiegare il funzionamento dell’associazione a chi verrà dopo di lui. «Mettermi in gioco per operatori, operatrici, volontari e volontarie che passeranno di qui anche quando avrò finito mi ha insegnato il valore del rispetto reciproco e della solidarietà».
articolo scritto in collaborazione con il Csv di Padova e Rovigo