Dove si può progettare futuro. Il sindaco: «Il nostro sistema scolastico è completo e capillare. Investiamo affinché ciascuna famiglia possa sentirsi a casa e guardare al domani con maggiore fiducia»
Arzergrande e Vallonga, due comunità unite da una storia antica e da un presente ricco di servizi, si confermano oggi come un territorio in forte crescita, attento al benessere delle famiglie, allo sviluppo urbanistico e alla qualità della vita. È il pensiero espresso dal primo cittadino di Arzergrande Filippo Lazzarin, sindaco dal 2016, riconfermato per un secondo mandato nel 2021. Il Comune, parte del territorio della Saccisica, che vede in Piove di Sacco il centro maggiore, ha poco più di 4.800 abitanti: «Siamo una comunità che cresce, ma non perde il senso del rapporto tra le persone. Investiamo nei servizi, nello sport, nella cultura, nella sicurezza, perché qui ciascuna famiglia possa sentirsi a casa e guardare al futuro con fiducia». Il Comune di Arzergrande offre un sistema scolastico completo, integrato e capillare, che accompagna i bambini e le bambine dalla prima infanzia fino alla secondaria. L’asilo nido Le Coccole, che ospita oltre 30 bambini da 3 mesi a 3 anni, rappresenta un punto di riferimento per molte famiglie del territorio. A questo si affiancano la scuola dell’infanzia, che è parrocchiale, la scuola primaria e la secondaria di primo grado. «L’offerta educativa è uno dei punti di forza del nostro Comune. Garantiamo percorsi completi e di qualità, in un ambiente familiare e sicuro». Un altro tema caro al primo cittadino è lo sport: Arzergrande è un Comune dove lo sport ha un ruolo centrale, grazie alla presenza di numerose società sportive attive e di impianti ben distribuiti, dal palazzetto dello sport nel capoluogo a due ulteriori palestre sul territorio. Recentemente il Comune ha ottenuto finanziamenti dalla Regione Veneto per l’ampliamento del palasport e dalla Provincia di Padova per la realizzazione di una rotatoria sulla strada provinciale via Umberto I, arteria principale che collega Arzergrande a Vallonga e che incrocia la zona industriale condivisa con Piove di Sacco. «Lavoriamo per migliorare la sicurezza e la viabilità, sostenendo lo sviluppo economico del nostro territorio». Il Comune, infatti, continua a crescere: diverse aree sono già state riqualificate e urbanizzate, pronte ad accogliere nuove famiglie. «Grazie alla sua posizione, Arzergrande rappresenta una scelta ideale per chi vuole mettere radici in un ambiente dinamico ma a misura d’uomo», sottolinea Lazzarin. La prima voce del bilancio comunale è dedicata al sociale, con interventi mirati a sostenere le fasce più fragili, le famiglie e gli anziani. A rendere viva la comunità concorre anche l’ottimo rapporto con la Pro Loco, con la quale vengono organizzati eventi culturali e manifestazioni molto partecipate. «Grazie all’aiuto delle associazioni, degli operatori del sociale e del mondo dello sport, Arzergrande è un paese vivo, accogliente e pieno di iniziative», prosegue Lazzarin. E ancora il sindaco sottolinea che «un’attenzione particolare è riservata anche alla sicurezza, con l’avvio del nuovo progetto di videosorveglianza e l’installazione di telecamere nei punti più sensibili del territorio». Insomma, guardando anche verso il futuro, conclude il sindaco Filippo Lazzarin, «Arzergrande e Vallonga rappresentano oggi un territorio che ha saputo coniugare tradizione e innovazione, servizi e qualità della vita, attrattività e sviluppo. Per me è senz’altro un luogo ideale per vivere, crescere e progettare il futuro».
Il parroco: «Durante il grest ci sono figli anche di famiglie che risiedono altrove, è un bel segnale della nostra parrocchia. Un’attenzione umana è la corale parrocchiale ai funerali». Spirito giovane e propositivo
«Ricordo bene il 3 aprile 2021, giorno in cui sono arrivato ad Arzergrande. Era il Sabato Santo ed ero stato inviato in supporto al parroco don Vittorio Stecca, che aveva contratto una forma aggressiva del Covid». A parlare è don Saverio Turato, attuale parroco di Arzergrande, inviato dal vescovo Claudio quattro anni fa per le celebrazioni pasquali, a causa dell’inabilità del parroco: «La chiesa era chiusa e si percepiva un grande senso di smarrimento di una comunità preoccupata per il suo pastore, che poi purtroppo è mancato a causa della pandemia». Don Saverio è stato poi confermato parroco di Arzergrande e da poco è anche vicario foraneo del Piovese. «L’avvio del ministero di parroco è stato dunque in un periodo davvero particolare, quando non ci si poteva vedere di persona se non in certi momenti, la pandemia era ancora diffusa e appunto la comunità di Arzergrande scossa per la morte di don Vittorio, che l’aveva guidata per circa vent’anni». Per il sacerdote, classe 1977, originario di Valsanzibio, sui Colli Euganei, è stata la prima nomina di parroco in Italia, ma don Saverio portava con sé la lunga esperienza di missionario Arzergrande e Vallonga, due comunità unite da una storia antica e da un presente ricco di servizi, si confermano oggi come un territorio in forte crescita, attento al benessere delle famiglie, allo sviluppo urbanistico e alla qualità della vita. È il pensiero espresso dal primo cittadino di Arzergrande Filippo Lazzarin, sindaco dal 2016, riconfermato per un secondo mandato nel 2021. Il Comune, parte del territorio della Saccisica, che vede in Piove di Sacco il centro maggiore, ha poco più di 4.800 abitanti: «Siamo una comunità che cresce, ma non perde il senso del rapporto tra le persone. Investiamo nei servizi, nello sport, nella cultura, nella sicurezza, perché qui ciascuna famiglia possa sentirsi a casa e guardare al futuro fidei donum della nostra Diocesi in Ecuador: «Sono stato in Sud America dieci anni, dei quali cinque come parroco dal 2016 fino al febbraio 2021, quando sono rientrato definitivamente in Italia». Arzergrande ha una buona presenza di persone alla vita comunitaria: «La vicinanza a Piove di Sacco e la presenza di diversi servizi, come le scuole primarie e secondarie, nonché la scuola dell’infanzia che è parrocchiale, hanno favorito la presenza di famiglie giovani e con questo spirito, il coinvolgimento di questi nuovi nuclei, lavora anche il nostro centro parrocchiale, con il Circolo Noi, che vede la presenza di diversi volontari giovani, ancora in attività lavorativa». Le liturgie sono sempre ben curate: ai funerali, per esempio, è sempre presente la corale parrocchiale: «È significativa questa presenza all’ultimo saluto comunitario a un fratello o una sorella della parrocchia, si tratta di una attenzione davvero bella», ammette don Saverio. Ben organizzata anche l’iniziazione cristiana fino al tempo della fraternità: «In parrocchia abbiamo un bel gruppo di catechisti, che consente di fare un percorso di formazione per ragazzi e genitori. Sono persone che hanno avuto una solida formazione in Aziocon fiducia». Il Comune di Arzergrande offre un sistema scolastico completo, integrato e capillare, che accompagna i bambini e le bambine dalla prima infanzia fino alla secondaria. L’asilo nido Le Coccole, che ospita oltre 30 bambini da 3 mesi a 3 anni, rappresenta un punto di riferimento per molte famiglie del territorio. A questo si affiancano la scuola dell’infanzia, che è parrocchiale, la scuola primaria e la secondaria di primo grado. «L’offerta educativa è uno dei punti di forza del nostro Comune. Garantiamo percorsi completi e di qualità, in un ambiente familiare e sicuro». Un altro tema caro al primo cittadino è lo sport: Arzergrande è un Comune dove lo sport ha un ruolo centrale, grazie alla presenza di numerose società sportive ne cattolica, che seppure attualmente non presente in parrocchia in forma organizzata, garantisce un livello elevato alla nostra catechesi. Qualche fatica in più la riscontriamo nella presenza dei giovani delle superiori, che comunque ci sono con il loro cammino in comunità». Positiva l’esperienza del grest, svoltosi a luglio per due settimane, con la presenza di tanti bambini e ragazzi, diversi anche quelli da fuori parrocchia: «Si tratta di figli di persone che lavorano nella nostra zona industriale ed è bello vedere una parrocchia che sa accogliere e accompagnare anche famiglie che risiedono altrove». Il mese di agosto sarà dedicato anche ai campi scuola, in montagna, proposte che riscuotono sempre un buon successo, con esaurimento dei posti disponibili in poche ore dall’inizio delle iscrizioni. Un ultimo accenno alle attività ricreative della parrocchia: «La tradizionale sagra di San Giuseppe nel tempo è stata traslata al mese di aprile, anche per lasciare un tempo disteso per le celebrazioni pasquali. È, come dice il sottotitolo stesso, una festa di comunità, occasione perché giovani e meno giovani, famiglie e singoli possano incontrarsi all’interno del nostro patronato parrocchiale».