A dividerle migliaia di chilometri di distanza, ad avvicinarle condivisione e vicinanza, fondamenta di pace oltre la guerra. Le due realtà sono quelle di San Gaetano Thiene, apostolo della Provvidenza e patrono di Terranegra, e della Sacra Famiglia, la parrocchia che sta resistendo alla guerra, l’unica latina nella Striscia di Gaza. Un lungo ponte unirà ora due parrocchie e due comunità: l’occasione è la sagra patronale di Terranegra dal 1° al 5 agosto. Una festa di comunità nel segno della tradizione, ma anche della fratellanza con la Sacra Famiglia dove, lo scorso 17 luglio durante un attacco militare, un missile israeliano ha distrutto la chiesa causando due morti e molti feriti tra cui il parroco, padre Gabriel Romanelli. «Quando abbiamo visto le prime immagini dei bambini di Gaza morti di stenti perché non arrivano aiuti inclusi quelli alimentari, è stato impossibile anche solo rimanere a guardare – spiega il parroco di Terranegra, don Fabio Artusi – Per questo abbiamo deciso che una parte dell’incasso della sagra venga destinato alla parrocchia della Sacra Famiglia di Gaza. Un piccolo segno concreto per far sentire la nostra vicinanza che continua nella preghiera. Lo stesso patrono Gaetano, proprio per la sua attenzione e sensibilità nei confronti degli ultimi, dei poveri e dei malati incurabili, ci ha lasciato un’eredità importante che siamo chiamati a rendere attuale nelle sfide dell’oggi anche con gesti semplici, quotidiani come questo». Le feste “Cajetane”, come sono da sempre chiamate, propongono musica, stand gastronomico, pesca di beneficenza, stand del libro, area giochi negli impianti sportivi e green volley, trampolino elastico, gonfiabili e attrazioni varie. Il momento più significativo è giovedì 7 agosto, nella solennità della morte del patrono, alle 18.30 con la messa, la processione lungo il viale dell’Internato Ignoto e la benedizione del pane della provvidenza di San Gaetano.