“L’esperienza di questi anni di vita dell’Istituto superiore di Scienze religiose ‘Redemptoris Mater’ di Ancona è soprattutto un’esperienza di Chiesa, dove persone di differente provenienza e appartenenza ecclesiale si incontrano e possono vivere in una comunità accademica di studio e di ricerca costituita da uomini e donne, docenti, personale di segreteria, studenti e studentesse che sperimentano la sfida del pensare la fede”. Con queste parole il direttore e docente di Pedagogia, don Giovanni Varagona, fotografa per il Sir l’identikit dell’Issr delle Marche, che rappresenta ad oggi “la risultante di una lunga storia di istituzioni accademiche collegate alla Facoltà di teologia della Pontificia Università Lateranense che, da più di quarant’anni, hanno operato nel territorio marchigiano”.
Come spiega Varagona,
l’Istituto “si occupa prevalentemente di offrire un percorso accademico di studi filosofico-teologici (laurea in Scienze religiose) e pedagogico-didattici (laurea magistrale in Scienze religiose con indirizzo pedagogico-didattico), secondo la scansione del così detto 3+2. È, di fatto, a tutti gli effetti un corso di laurea, riconosciuto come corso abilitante all’insegnamento della Religione cattolica nelle scuole di ogni ordine e grado. Inoltre,
ritrovando nella sapienza biblica e teologica una autentica chiave di interpretazione del percorso personale”. Non solo. C’è un altro aspetto peculiare, infatti, che rende l’Issr un punto di riferimento formativo di qualità: la condivisione di parte del percorso con gli studenti dell’Istituto Teologico Marchigiano e degli ambienti messi a disposizione dal Seminario regionale delle Marche, che pure è situato ad Ancona. “Ci si ritrova così – aggiunge il direttore – a
condividere la propria formazione tra persone con differenti vocazioni e progetti di vita: laici, seminaristi, consacrati compiono insieme un pezzo di strada, ciascuno attraverso i propri talenti e chiamate vocazionali.
Un’altra risorsa di questa collaborazione tra Istituti, poi, è che la teologia – ma anche chi la studia e chi la insegna – può beneficiare della presenza della concretezza della vita laicale che porta con sé la complessità delle istanze, delle domande e delle risorse che vengono dalla quotidianità. E anche chi si divide tra lavoro e famiglia trova in questa comunità di studi
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un’esperienza di Chiesa che motiva e contribuisce alla formazione integrale della persona.
Insomma si tratta di una realtà totalizzante e arricchente in ogni senso”, che trova spazio anche attraverso i canali Social dedicati (su Facebook e Instagram).
Una realtà che trova piena aderenza nella testimonianza di una delle studentesse dell’Issr, Michela Bartolini, la quale non ha dubbi nel confermare che “studiare Scienze religiose è un vero e proprio cammino di crescita umana e spirituale, un percorso di studi che si è rivelato sin da subito molto più di un semplice approfondimento accademico:
è un’avventura che permette di scoprire aspetti nuovi della fede e della Chiesa, rafforzando il senso di appartenenza alla comunità ecclesiale”.
Per Michela, inoltre, uno dei tratti più significativi dell’iter intrapreso “è stato il sentirsi parte di un progetto che coinvolge tutti i credenti nell’annuncio del Vangelo. La formazione ricevuta ha infatti fatto maturare in me un senso di corresponsabilità nell’evangelizzazione: non si tratta di un lavoro per pochi ‘specialisti’, perché davvero ognuno può contribuire a fare la propria parte in questa missione della Chiesa. Sostenendoci e accompagnandoci gli uni gli altri tra studenti abbiamo costruito un gruppo autentico che ha reso la nostra scelta ancora più consapevole, gustando il senso di fraternità proprio della vita cristiana”.
Sono aperte le iscrizioni per l’anno accademico 2025-2026 che avrà inizio nel prossimo ottobre. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi alla segreteria dell’Issr (071 891851; issr.redemptorismater@gmail.com) e, prendendo appuntamento, è possibile anche visitare l’Istituto stesso.