Protagonisti delle serate estive, gli operatori dello spettacolo viaggiante sono l’anima delle nostre sagre, ma anche di spiagge, piazze e vie che si trasformano in un turbinìo di luci, suoni e meraviglia. Dietro a tutto questo, però, c’è la fatica di un lavoro non facile, non solo per gli spostamenti continui, ma anche per lo scontrarsi ogni volta con la necessità di spazi, permessi e regolamentazioni, che si basano su una legge ormai obsoleta: la 337 del 18 marzo 1968.
Proprio per questo, e soprattutto dopo la crisi dovuta al Covid, nel Veneto l’attenzione si è posata su questo settore che rappresenta non solo un patrimonio culturale da preservare, ma anche un indotto economico che supera i 150 milioni di euro e una filiera che conta più di mille addetti specializzati; con un vero e proprio “Distretto della giostra” nella zona polesana di Bergantino, Melara e dei Comuni limitrofi, dove sono oltre una settantina le imprese artigiane e industriali coinvolte in questa produzione manifatturiera. Un comparto unico nel suo genere, quindi, frutto di una genialità e capacità costruttiva tipicamente venete.
Grazie a una proposta di un gruppo di consiglieri, il 5 agosto scorso il Consiglio regionale del Veneto ha approvato, a larga maggioranza e senza voti contrari, la legge numero 176, con la quale si disciplinano gli “interventi a favore dello spettacolo viaggiante”. In aula ha relazionato la proposta di cui è stato primo firmatario il consigliere Roberto Bet di Lega-Liga Veneta: «Si tratta della prima legge regionale organica che mira a disciplinare un settore storico per il nostro territorio e con la quale abbiamo voluto dare finalmente dignità a una professione antica ma sempre moderna, che accompagna da generazioni l’infanzia di ogni bambino e continua a emozionare anche noi adulti. Il sorriso dei nostri figli mentre salgono su una giostra o restano a bocca aperta di fronte a una ruota panoramica non ha prezzo. È questo lo spirito che ha guidato il nostro impegno».
Con lui anche le consigliere polesane Laura Cestari e Simona Bisaglia, che con orgoglio difendono questa tradizione tramandata di padre in figlio: «Quando si trova una giostra in giro per il mondo, è probabile che abbia componenti realizzati in Veneto e nello specifico nel Rodigino – spiega Laura Cestari – ma anche interi parchi ludici sparsi ovunque sono nati, pensati e realizzati in Polesine».
Riserva qualche perplessità invece il consigliere di Alleanza Verdi e Sinistra Renzo Masolo, che pur favorevole al provvedimento, è preoccupato per l’articolo 6 riguardante l’individuazione delle aree da parte dei Comuni, con il rischio che la legge giustifichi nuovo consumo di suolo e interventi di impermeabilizzazione. Il collega Andrea Zanoni ha invece sollevato l’attenzione sugli animali ancora impiegati nei circhi, dato che la legge a riguardo, pur approvata nel 2022, è ancora in attesa del decreto attuativo.
Ma di fatto, cosa cambierà per gli operatori degli spettacoli viaggianti? «È una legge che mira a dare dignità, sostegno, tutela e formazione – ha ribadito l’assessore regionale Cristiano Corazzari – Per dare riconoscimento alla categoria verrà creato un elenco regionale degli operatori del settore e verranno promosse occasioni di formazione professionale; saranno previsti contributi e finanziamenti agevolati per l’innovazione e la sicurezza; un osservatorio regionale per monitorare il settore e una semplificazione burocratica per incentivare i comuni a predisporre aree attrezzate adeguate nel loro territorio. Questa legge mira anche a risolvere l’annoso problema della frequenza scolastica per i figli, resasi finora complicata a causa degli spostamenti. Un protocollo d’intesa con l’Ufficio scolastico regionale darà a questi studenti pari opportunità di formazione e supporto didattico, ricorrendo alla didattica con collegamento a distanza e agli strumenti digitali, in modo da garantire il costante rapporto con gli insegnanti e la classe e contrastare la dispersione scolastica».
Soddisfatto anche Adriano Rossi, presidente di Anesv, l’Associazione nazionale esercenti spettacoli viaggianti Triveneta: «Finalmente abbiamo raggiunto un obiettivo a lungo perseguito, grazie al quale tutto il comparto dello spettacolo viaggiante potrà crescere e sviluppare migliori progettualità di promozione a servizio del proprio pubblico».