Fatti
Dal prossimo settembre le famiglie dei piccoli pazienti dell’Hospice pediatrico di Padova potranno contare su un nuovo servizio di ospitalità gratuita, promosso dalla Fondazione La Miglior Vita Possibile, grazie a un accordo con l’Istituto teologico Sant’Antonio Dottore. Un’iniziativa concreta, pensata per dare sollievo immediato a genitori e caregiver che vivono la difficile esperienza di assistere un figlio gravemente malato.
In attesa del nuovo Hospice pediatrico regionale, che includerà appartamenti destinati alle famiglie, la Fondazione ha ritenuti necessario intervenire nell’immediato, offrendo uno spazio dignitoso e accogliente a chi accompagna i bambini nelle cure palliative. Secondo la Fondazione, nata nel 2018 con l’obiettivo di sostenere e promuovere le cure palliative pediatriche, accompagnando i bambini e le loro famiglie nel percorso della malattia, dentro e fuori dall’ospedale, la vicinanza dei genitori ai piccoli pazienti non è solo un conforto emotivo, ma parte integrante del percorso terapeutico: riduce lo stress, il senso di solitudine e persino i costi legati ai continui spostamenti.
L’Istituto Sant’Antonio Dottore ha così scelto di mettere a disposizione uno dei suoi spazi: la soluzione abitativa, in via San Massimo e situata a pochi passi dall’Hospice, è dotata di camera accessibile per tre persone, cucina condivisa, lavanderia attrezzata, servizio settimanale di pulizia e cambio biancheria, oltre a un posto auto riservato, non meno importante in una città trafficata come Padova e interessata dai lavori per le nuove linee del tram.
Il servizio intercetta le tante famiglie, circa il 10 per cento, che vengono da fuori Regione e che spesso non hanno punti d’appoggio a Padova. In queste situazioni, i genitori sono costretti a soluzioni improvvisate, a turnarsi per la presenza accanto al figlio o addirittura a rinunciare alla vicinanza costante. Una condizione che mette a dura prova la resistenza fisica ed emotiva delle famiglie.: «Ospitare chi cura non è un extra, ma un’estensione della cura stessa – spiega Giuseppe Zaccaria, presidente della Fondazione La Miglior Vita Possibile – Significa garantire che il legame familiare rimanga saldo anche nei momenti più duri, offrendo alle famiglie dignità, vicinanza e sostegno concreto».
La fase iniziale, prevista come progetto pilota di due mesi, servirà a valutare la risposta delle famiglie e l’eventuale ampliamento del servizio. Con questo progetto, la Fondazione rinnova la sua missione: «Nessun bambino dovrebbe affrontare la malattia senza l’amore e la presenza dei propri cari».