Haiti: Unicef, “reclutamento e utilizzo di minori da parte dei gruppi armati cresciuto del 700%”
Nel primo trimestre del 2025, il reclutamento e utilizzo di bambini e adolescenti nelle attività dei gruppi armati, ad Haiti, è aumentato del 700%. L’allarme è lanciato dall’Unicef, che denuncia, più in generale, la situazione di estrema gravità che colpisce l’infanzia ad Haiti.
Catherine Russell, direttrice esecutiva dell’Unicef, ha sottolineato, davanti al Consiglio di sicurezza dell’Onu, che si tratta solo dei casi verificati e che il numero reale potrebbe essere notevolmente più alto. “I bambini sono costretti a combattere, partecipando direttamente agli scontri armati. Altri sono utilizzati come corrieri, vedette, portatori di armi o sono sfruttati per lavori domestici, ruoli che li espongono a gravi e duraturi danni fisici e psicologici”, ha denunciato Russell. La direttrice esecutiva Unicef ha aggiunto: “Come ho potuto constatare durante la mia visita ad Haiti, i bambini sono vittime di violenze sessuali terribili che hanno raggiunto livelli senza precedenti. Nel 2024, il numero di casi segnalati di violenza sessuale contro i bambini è aumentato del 1.000% rispetto all’anno precedente”. Ieri è intervenuto anche il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, secondo il quale la crisi umanitaria e gli allarmanti abusi contro i bambini ad Haiti richiedono misure urgenti da parte della comunità internazionale e del Consiglio di Sicurezza. Guterres ha denunciato gli attacchi sistematici a ospedali e scuole, il collasso dello Stato di diritto e il crescente numero di violenze sessuali. Inoltre, Haiti è tra i cinque focolai di fame più preoccupanti al mondo. Il segretario generale ha deplorato il fatto che, nonostante l’urgenza di aiuti alla popolazione haitiana, l’appello umanitario per Haiti sia quello che ha raccolto meno fondi: “Haiti continua ad essere vergognosamente ignorato e con finanziamenti tristemente insufficienti. Abbiamo bisogno di 908 milioni di dollari per assistere 3,9 milioni di persone nel 2025, ma abbiamo ricevuto meno del 10%”.