Idee
Tra qualche giorno sii torna a scuola. Qualcuno aggiunge “finalmente”, visto il lungo periodo di vacanze estive. Per altri, invece, la prospettiva non è allettante.
Eppure il ritorno a scuola dovrebbe essere sempre una buona notizia. Perché si ripropone l’occasione, per i ragazzi e le famiglie, di incrociare un ambiente educativo che può fare la differenza nella crescita di ciascuno.
Detto questo, ogni avvio di anno scolastico porta con sé emozioni e aspettative di vario genere. Anche timori, naturalmente, soprattutto rispetto alle novità che bisogna affrontare. E l’anno che comincia per ragazzi, famiglie e in particolare personale scolastico, ha davvero tanti aspetti nuovi, di cui si parla già da tempo.
Il più “chiacchierato” è senz’altro il divieto degli smartphone in tutte le classi. Estendendo la normativa già vigente, infatti, il divieto all’uso dei cellulari durante l’orario scolastico sarà in vigore anche nelle scuole superiori, con la previsione di sanzioni per chi trasgredisce. Obiettivo, dichiarato dal ministro Valditara, è quello di combattere il problema della scarsa attenzione che caratterizza oramai migliaia di studenti italiani e di difendere la salute dei ragazzi, i quali, come spiegano numerosi studi, sono a rischio per l’impatto fortemente negativo dell’abuso del cellulare sulla capacità di concentrazione, sulla memoria, sulla fantasia, sullo sviluppo cognitivo.
Non sarà semplicissimo mettere in pratica la norma (uniche eccezioni per studenti con disabilità, per chi ha disturbi specifici dell’apprendimento o per quanti frequentano indirizzi tecnici dove l’uso della tecnologia è parte integrante del percorso formativo) e ogni istituto deciderà autonomamente come fare.
Un’altra novità del nuovo anno riguarda la valutazione della condotta. Con il 5 è prevista la bocciatura automatica, mentre chi ottiene un 6 dovrà affrontare un percorso obbligato: per essere ammesso alla classe successiva dovrà proporre un elaborato critico sui principi della cittadinanza responsabile.
Anche la gestione delle sospensioni cambia: basta giorni a casa, ma occasioni formative. Dopo i primi due giorni, gli studenti sospesi saranno coinvolti in attività di volontariato, educazione civica o progetti utili alla comunità scolastica, spesso in collaborazione con associazioni del terzo settore.
Buona convivenza e rispetto sono tra le parole d’ordine della scuola voluta dal ministro Valditara. E qui forse si può aggiungere qualcosa, ricordando che in realtà sono punti fermi da sempre, essendo la nostra scuola legata ai valori costituzionali e in questa direzione si muovono regolarmente le direttive degli istituti e l’impegno dei docenti.
Le novità non si fermano qui: ci sono le norme a tutela del personale scolastico (compreso l’arresto per chi lo aggredisce), l’introduzione delle nuove indicazioni nazionali, l’attenzione rinnovata alla “maturità”, con l’intento di rafforzare il valore simbolico e formativo dell’esame.
Insomma, tanta carne al fuoco. Ma al centro restano gli studenti, piccoli e grandi. E la prima novità sono proprio loro, capaci di portare nelle aule scolastiche esigenze antiche e tuttavia ogni volta in modo differente.
A ciascuno di loro, come alle famiglie, ai docenti e al personale tutto delle scuole, buon anno.