Ripartire da Cristo: Leone XIV e il coraggio del discernimento
Il volume "Ripartiamo da Cristo" di Stefano Stimamiglio non è un ritratto agiografico, ma un invito al discernimento: che cosa significa ripartire dal Vangelo nell’oggi della Chiesa e del mondo? Tra eredità di Francesco e nuove sfide, la figura di Leone XIV appare come segno di unità e custode di speranza
Non un Papa di transizione, ma un nuovo inizio. È questo il tratto che attraversa “Ripartiamo da Cristo” (Edizioni San Paolo), il volume con cui Stefano Stimamiglio prova a leggere i primi passi del pontificato di Leone XIV. Non un semplice profilo biografico né una cronaca a caldo, ma un discernimento: che cosa significa, oggi, ripartire da Cristo? La prefazione di padre Antonio Spadaro colloca subito la figura del Papa in una prospettiva che unisce biografia e simbolo: “punto di sutura tra continenti, culture, sensibilità ecclesiali”. Stimamiglio raccoglie questa intuizione e la sviluppa con uno sguardo sobrio, scavando nella biografia di Robert Francis Prevost – missionario in Perù, poi uomo di governo a Roma – e nel contesto del Conclave di maggio 2025.
punto di sutura tra continenti, culture, sensibilità ecclesiali
Non si tratta di un ritratto agiografico. L’autore non nasconde le tensioni che hanno accompagnato i giorni del Conclave, né le difficoltà che attendono la Chiesa in un tempo di frammentazione e di secolarizzazione crescente. Ma sceglie di leggerle alla luce del motto episcopale del nuovo Papa, “In Illo uno unum”: l’unità come dono e compito, come orizzonte teologico ed ecclesiale che attraversa divisioni, sospetti e polarizzazioni.
Le pagine più dense sono quelle in cui Stimamiglio mette in dialogo l’esperienza di Leone XIV con le grandi linee del pontificato di Francesco
“Ripartire da Cristo” significa infatti assumere l’eredità della Evangelii gaudium, continuando il cammino di una Chiesa missionaria, sinodale, aperta al mondo. Non si tratta di ripetere o di correggere, ma di tradurre con un linguaggio diverso lo stesso orientamento: il primato dell’annuncio, l’attenzione agli ultimi, il dialogo con la contemporaneità. Il volume non si limita a descrivere, ma accompagna il lettore in un esercizio di discernimento. La narrazione intreccia cronaca, teologia e cultura, restituendo la densità di un tempo che non è solo politico o mediatico, ma spirituale. In un’epoca segnata dalla logica dello scontro e dall’erosione della speranza, Stimamiglio mostra come la figura di Leone XIV si presenti non come uomo di potere, ma come custode di un’unità che nasce da Cristo e si misura nella capacità di generare comunione.
Pur non nascondendo le tensioni del Conclave, l’autore sceglie di focalizzarsi sulla speranza, lasciando spazio a futuri approfondimenti sulle sfide concrete che attendono questo pontificato
“Ripartiamo da Cristo” è dunque un libro da leggere non solo per conoscere meglio il nuovo Pontefice, ma per intuire la direzione verso cui la Chiesa è chiamata a camminare: quella di una comunità che non conquista, ma accompagna; che non impone, ma testimonia; che riparte sempre, e solo, da Cristo.