Mosaico
“Oltre la violenza di genere, l’indipendenza economica” è il bando di crowdfunding Impatto+ 2025 promosso da Banca Etica ed Etica Sgr su Produzioni dal Basso. Il suo obiettivo è quello di sostenere iniziative di emancipazione economica e sociale per le persone che subiscono violenza di genere, con particolare attenzione al fenomeno della violenza economica. A dar vita all’iniziativa sono appunto Banca Etica ed Etica Sgr, società di gestione del risparmio che propone esclusivamente fondi comuni di investimento etici e responsabili, in collaborazione con Produzioni dal Basso, prima piattaforma italiana di crowdfunding e social innovation.
Per presentare le candidature dei progetti e delle iniziative c’è tempo fino alle ore 12.00 del 19 settembre prossimo compilando la scheda informativa e allegando il prospetto di budget tramite il seguente sito web: www.produzionidalbasso.com/network/di/banca-etica#banca-etica-iniziative.
I progetti selezionati al termine della prima fase beneficeranno di una formazione mirata (condotta dai campaign manager di Produzioni dal Basso), sulle migliori strategie per condurre una campagna di crowdfunding efficace. Dopodiché i progetti che raccoglieranno almeno il 70% del budget riceveranno il restante 30% dal gruppo Banca Etica.
Nello specifico il bando è rivolto a organizzazioni del Terzo Settore, cooperative sociali, imprese sociali, centri antiviolenza, case di accoglienza e Mutue Autogestione (Mag) che intendano avviare campagne di raccolta fondi su Produzioni dal Basso, con progetti che prevedano interventi di educazione finanziaria e accesso al credito per favorire percorsi concreti di autonomia e autodeterminazione delle persone che subiscono forme di violenza economica. Spiegano i promotori. Un’iniziativa che può interessare le tante realtà presenti nei territori a livello locale che sono a diretto contatto con tutte quelle persone vittime di violenza di genere anche dal punto di vista economico.
Tra le iniziative ammissibili per il crowdfunding rientrano sette linee di attività come l’educazione finanziaria di base finalizzata a realizzare programmi per migliorare la gestione del bilancio familiare e sviluppare competenze di risparmio e investimento. L’accesso al microcredito fatto di percorsi formativi e supporto tecnico in collaborazione con istituzioni finanziarie autorizzate. La sensibilizzazione sulla violenza economica che si sviluppa attraverso campagne informative sui social media, eventi pubblici e azioni congiunte con enti locali. Ed ancora la formazione professionale con corsi settoriali riconosciuti in tecnologia, artigianato, commercio e servizi, condotti da esperti qualificati. Poi gli ultimi tre punti che si caratterizzano con il supporto all’inserimento lavorativo grazie ad iniziative per vittime o persone a rischio di violenza economica di genere, in sinergia con centri antiviolenza e organizzazioni del Terzo Settore. Con l’imprenditorialità femminile che vede programmi di mentoring, consulenza personalizzata, business planning e integrazione in reti professionali. Infine, con il sostegno psicologico che si concretizza con percorsi individuali e di gruppo per la rielaborazione del trauma e lo sviluppo di autostima e resilienza.