Fatti
È suonata lunedì la prima campanella del nuovo anno scolastico alla scuola dell’infanzia Madonna della Salute di Saccolongo, dopo l’inaugurazione e la benedizione dell’edificio svoltesi il giorno precedente al termine della ristrutturazione e a dell’adeguamento antisismico, anche se quest’ultimo non obbligatorio da effettuarsi a livello normativo entro termini definiti.
Gli interventi da oltre 118 mila euro sono stati dunque voluti per offrire al centinaio di bambini iscritti una garanzia di protezione e benessere, ottenuta senza aver intralciato lo svolgimento delle attività didattiche. «Ci siamo organizzati dallo scorso gennaio con le ditte del territorio in modo da far iniziare i lavori appena dopo la chiusura della scuola per la pausa estiva – ricorda il parroco di Saccolongo don Simone Milani – A questo coordinamento tra i vari professionisti si è affiancata la presenza di tanti pensionati della parrocchia che si sono messi a disposizione per aiutare, per esempio, nello spostamento dei mobili nonostante il caldo presente in questi ultimi mesi».
Un lavoro corale a testimonianza del forte legame della comunità con la scuola dell’infanzia, ancora di proprietà parrocchiale ma gestita dalla cooperativa L’Iride con cui viene evidenziata l’esistenza di una collaborazione molto viva: «Le persone sentono questa realtà come qualcosa che appartiene loro dal momento che custodisce il tesoro più prezioso, ovvero i bambini – riflette don Milani – È una dimensione pastorale rilevante per i parrocchiani di Saccolongo, i cui genitori hanno costruito materialmente in prima persona questa scuola presente da più di cinquant’anni».
Una realtà evidentemente significativa anche per la comunità civile – continua il sacerdote – dato il desiderio espresso dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Steve Garbin di dare un contributo concreto per la spesa sostenuta in questa fase di lavori e già ripartita equamente tra la parrocchia e L’iride. Si va delineando in paese, dunque, una forte sinergia tra i diversi attori, ai quali si è aggiunta anche la Diocesi di Padova: «Il vicario per i beni temporali don Lorenzo Celi ha constatato sia la solidità della cooperativa, che ha una riconosciuta missione sul sociale sposando gli ideali del Vangelo e dell’accoglienza, sia la nostra capacità come parrocchia di sostenere i costi degli interventi» ricorda ancora don Simone Milani.
Tagliato il nastro, la scuola – rinnovata quindi con l’installazione di staffe di ancoraggio, lo spostamento dell’impianto idraulico e la ricostruzione in cartongesso di alcuni muri divisori, oltre a un nuovo sistema di climatizzazione dal costo non rientrante nel totale di spesa sopra menzionato – si proietta a un futuro che il sacerdote annuncia poter portare a interventi su altre sezioni dell’edificio, grazie proprio alla collaborazione tra diversi enti uniti dalla riconoscenza per una scuola che racchiude pezzi di passato e futuro della comunità.