Fatti | Calcio Padova
Si immaginavano un ritorno a casa tra le mura dell’Euganeo più dolce i tifosi del Padova. Invece è stato un rientro amaro, con una sconfitta per uno a zero, che vede la squadra biancoscudata a tre giornate dall’inizio del campionato con un solo misero punto in classifica. Il Padova si schiera con il 3-5-2: Fortin tra i pali, Faedo, Sgarbi e Perrotta in difesa, Barreca sulla fascia destra, Capelli sulla fascia sinistra, Crisetig in cabina di regia (Baselli fermato nel riscaldamento), con ai fianchi Varas, e Harder. Coppia d’attacco Bortolussi – Lasagna. A disposizione di Andreoletti Mouquet, Sorrentino, Ghiglione, Di Maggio, Favale, Jonathan Silva, Villa, Tumiatti e Buonaiuto. Il Frosinone si schiera con Palmisani, Cittadini, Calvani, Ghadjemis, Koutsupias, Francesco Gelli, Calò, Zilli, Monterisi, Masciangelo, Bracaglia. A disposizione di Alvini, Lolic, Pisseri, Jacopo Gelli, Raimondo, Cichella, Kvernadze, Grosso, Anthony Torque, Jeremy Torque, Dixon, Vergani e Kone.
Il primo tempo fa subito capire che il Padova dovrà sudare le proverbiali sette camice se vuole ottenere punti da questa partita: il Frosinone dimostra subito un buon palleggio a centrocampo, con Ghedjemis onnipresente. Al 2’ dopo un calcio di punizione non sfruttato, la palla termine sui piedi di Bracaglia che calcia in curva, (sarà solo il preludio di quello che accadrà al 37’). Al 8’ anche il Padova si mostra pericoloso in fase offensiva. Barreca schierato sulla destra, anziché sulla sinistra come le precedenti partite, mette in mezzo un pallone che arriva tra i piedi di Varas che tira da dentro l’area, colpo di reni di Palmisani che mette in calcio d’angolo. Nemmeno cinque minuti dopo ancora il Padova che sfiora il vantaggio: dopo un’azione insistita ancora sulla sinistra, palla a Faedo che calcia da fuori, palla che termina fuori sfiorando il palo destro difeso da Palmisani. Alla mezz’ora è ancora Varas che sfiora il vantaggio, ma è nuovamente il portiere gialloazzurro a dirgli di no. Al 37’ il patatrac, dopo una ripartenza del Frosinone Zilli fa la sponda per Bracaglia che questa volta non sbaglia, tiro teso che finisce alle spalle di Fortin. Vantaggio per gli ospiti. Un Padova frastornato rischia di prendere anche il secondo gol subito dopo: Ghadjiemis supera la marcatura “arruffona” di Faedo, e serve da solo libero in area Koutsoupias che spara addosso a Fortin. Leggero respiro di sollievo per gli oltre seimilaeseicento dell’Euganeo. Il primo tempo si conclude senza occasioni degne di nota dopo tre minuti di recupero.
Il secondo tempo si apre con una sostituzione per il Frosinone, fuori Cittadini, dentro Anthony Torque. Il Padova prova fin da subito a spingere per raggiungere il pareggio ma la prima occasione è degli ospiti con Zilli che riceve palla in area e a tu per tu con Fortin mette fuori. Al 59’ Harder serve una palla in profondità a Lasagna, che da dentro l’area prova a piazzare a giro nel primo palo, fuori di poco. A metà secondo tempo giravolta di cambi per entrambe le squadre: per il Padova dentro Di Maggio e Buonaiuto, fuori Harder e Crisetig. Più tardi uscirà anche Barreca al posto di Favale. Poco dopo anche il Frosinone mischia le carte: fuori Ghedjiemis e Kone, dentro Kvernadze e Cicchella. La partita prosegue con un prevalente possesso palla del Padova ma che non riesce a trovare sbocchi decisivi per andare in rete. Altro tentativo per smuovere le acque lo fa Andreoletti facendo esordire in maglia biancoscudata Jonathan Silva al posto di Faedo. Si prova il tutto per tutto, ridisegnando la squadra con un 4-2-4. Al 88’ Varas ci prova dal limite ma la palla esce abbondante sulla sinistra. L’arbitro assegna due minuti di recupero e pochi istanti dopo succede il finimondo: Perrotta viene atterrato in area da Palmisani. Il signor Di Marco assegna il rigore, ma dopo il richiama al VAR, l’arbitro annulla la decisione tra la delusione dei tifosi biancoscudati. L’ultimo squillo rimane del Padova con Jonathan Silva che riceve palla appena dentro all’area, prova anche lui il tiro a giro ma è facile preda di Palmisani. Finisce così con la seconda sconfitta in tre partite.
IL POST PARTITA
Nel post partita mister Andreoletti si è detto comunque orgoglioso della prova del Padova: «È stata una prestazione gagliarda, di alto livello sul piano tecnico nel primo tempo e dell’intensità nel secondo. La squadra non molla di un millimetro». Il tecnico ha riconosciuto i limiti emersi nella ripresa, quando il Frosinone, forte del vantaggio, si è abbassato per ripartire: «Gli spazi si restringono e diventa più difficile giocare. Abbiamo provato a mettere tutta la qualità a disposizione, ma non sempre basta». Andreoletti ha sottolineato anche i progressi sul piano offensivo, pur con margini di miglioramento: «Nel primo tempo abbiamo combinato bene con gli attaccanti e le mezzali, nel secondo con il doppio centravanti speravo di riempire meglio l’area, ma ci è mancato qualcosa». Sul rigore contestato ha aggiunto: «Un pareggio non ci avrebbe penalizzato, sarebbe stato il giusto premio per la prestazione». Il mister ha poi posto l’accento sul sostegno del pubblico: «Avevamo l’obbligo di meritarcelo e penso che, nonostante la sconfitta, i ragazzi ci siano riusciti. I tifosi ci hanno spinto fino alla fine: dobbiamo restare tutti uniti, nessuno deve tirare fuori la mano dalla barca». Sulla crescita della squadra, Andreoletti è stato chiaro: «Il campionato non ci aspetta, dobbiamo maturare in fretta anche attraverso le sconfitte. La Serie B è diversa dalla C: lì si era abituati a vincere, qui serve una grande impresa. Ma sono convinto che con questo spirito e con questo pubblico ce la possiamo fare». Infine, sugli episodi individuali: «Baselli ha accusato un problema muscolare nel riscaldamento, valuteremo nei prossimi giorni. Quanto al gol subito, non è mancata la cattiveria: in B giocatori come Ghedjemis ti possono mettere sempre in difficoltà e quando un calciatore calcia dai venti metri diventa pericolosissimo».
Alessandro Capelli, uno dei migliori tra le fila biancoscudate, guarda il bicchiere mezzo pieno dopo questa sconfitta: «Abbiamo fatto una buona partita, il livello degli avversari si è alzato e lo sapevamo, ma siamo sulla strada giusta. Con questo atteggiamento sono convinto che arriveremo a fare punti». Ricordando i due miracoli su Varas e il tiro di Faedo Capelli risponde: «In tutte e tre la partite abbiamo creato i presupposti per fare gol. Dobbiamo continuare a perseverare e i risultati arriveranno». Sulla scelta iniziale di giocare a piedi invertiti insieme a Barreca ha spiegato: «Il mister ci ha chiesto di adattarci per agevolare la verticalizzazione. Nella ripresa, tornando a destra, mi sono trovato meglio, anche perché abbiamo alzato il baricentro». Nel forcing finale, però, è mancata lucidità: «Ci siamo arrivati vicino anche nell’episodio del rigore. Tendo a guardare il bicchiere mezzo pieno. È questione di lavorare e di far girare gli episodi dalla nostra parte». Capelli ha sottolineato l’emozione per il ritorno degli ultras all’Euganeo: «È stato bellissimo, ci hanno incitato dal riscaldamento fino alla fine. Si è percepita un’unione forte tra squadra, ambiente e tifosi. Questo può darci una spinta ulteriore». Infine, sulla differenza tra Serie C e B: «Il livello individuale degli avversari è più alto, non puoi permetterti sbavature. Basta un attimo e vieni punito, come è successo oggi sul loro gol. Ma se ci sblocchiamo, sono convinto che possiamo toglierci belle soddisfazioni».
Ora il prossimo appuntamento sarà domenica 21 alle 19:30, sempre all’Euganeo contro la Virtus Entella, neo promossa come il Padova, e questa volta la squadra è chiamata alla vittoria per provare a rialzare la testa, perché se non si è capito: la serie B non aspetta.