Appartenenza e sostenibilità. Il sindaco: «Il fiume Brenta è una presenza vitale tra storia e svago, siamo legati all’acqua. Vogliamo accogliere nuovi cittadini mantenendo vivibilità e il carattere di piccolo borgo»
«Sono orgoglioso di essere il sindaco di Campo San Martino. La nostra è una comunità accogliente che conserva l’anima dei piccoli borghi e guarda al futuro con fiducia».
A parlare così è Dario Luigi Tardivo, 45 anni, primo cittadino di Campo San Martino al secondo mandato, ma con una esperienza amministrativa ultradecennale. Il capoluogo, affacciato sul fiume Brenta, è il cuore amministrativo: la frazione di Marsango si caratterizza per la presenza di importanti aziende produttive, mentre quella di Busiago mantiene una forte vocazione agricola, con Busiago Vecchio – celebre per la Festa del mais – e Le Casere immerse nel verde. Il sindaco sottolinea il lavoro in corso: «Da qualche anno abbiamo avviato un’importante riqualificazione urbana che interessa tutto il territorio: le opere nel capoluogo sono già in corso e a breve partirà anche per Marsango e Busiago. Vogliamo accogliere nuova popolazione e insieme conservare il carattere di “bel paese” immerso nella natura, sicuro e vivibile che ci contraddistingue».
Buoni i rapporti con la parrocchia: «La nostra gente ha radici cristiane profonde. Da qui nasce il costante dialogo e la collaborazione tra amministrazione e parrocchia. Un momento simbolico è l’Estate di San Martino, festa organizzata insieme alla parrocchia che riunisce l’intero comune in giornate di amicizia e solidarietà – evidenzia Dario Luigi Tardivo, che poi si sofferma sul ruolo della via d’acqua che attraversa il paese – Il fiume Brenta è una presenza vitale: paesaggio, storia e opportunità di svago si intrecciano lungo il percorso ciclo-pedonale Ostiglia che attraversa il territorio e ci collega ai Comuni vicini. Questo legame con l’acqua e la terra rafforza il senso di appartenenza e promuove uno stile di vita sostenibile».
Per quello che riguarda i servizi educativi, culturali e sportivi, il sindaco Tardivo spiega: «Nel Comune di Campo San Martino abbiamo tre scuole primarie e una scuola secondaria di primo grado; un asilo nido e due scuole materne che sono parrocchiali, di cui una gestita dalle suore della congregazione Cenacolo cuore addolorato e immacolato di Maria. In paese, poi, la Pro Loco è molto attiva, collabora e sostiene tutte le iniziative comunali, ovviamente, ma anche quelle parrocchiali. Per lo sport mi piace segnalare l’Union Campo San Martino, società sportiva di calcio, molto attiva soprattutto verso la crescita del settore giovanile. Sul territorio comunale è presente un’attiva sezione dell’Avis presso la quale si possono effettuare le donazioni di sangue, è un sicuro riferimento per l’Alta Padovana. Per i nostri anziani c’è l’Auser con le sue numerose proposte culturali e di intrattenimento».
Secondo il sindaco Dario Luigi Tardivo, insomma, «Campo San Martino resta a misura d’uomo. Qui ci si incontra con un sorriso e un saluto, e – con benevola ironia – potrei dire che lo svantaggio è che tutti sanno un po’ degli affari altrui, ma sempre con il giusto spirito di comunità. Le feste popolari, le sagre e le iniziative associative alimentano questa rete di relazioni, vera ricchezza del nostro paese. Sono convinto che, unendo tradizione e innovazione, Campo San Martino continuerà a essere un luogo speciale in cui vivere e crescere bene».
Il parroco: «Dopo alcuni anni di unità pastorale per le tre parrocchie del Comune, con la serena convivenza tra preti, è cresciuta tra queste una positiva collaborazione»
«Le tre parrocchie del Comune di Campo San Martino, oltre al capoluogo, Marsango e Busiago, dal 18 giugno scorso, fanno parte, insieme alle due parrocchie del Comune di Curtarolo, della collaborazione pastorale Medoacus, antico nome del Brenta, fiume tra due laghi», spiega don Claudio Michelotto, parroco di Campo San Martino dal 2020 e poi di Marsango e Busiago.
La collaborazione Medoacus è composta da cinque parrocchie, per un complessivo di 12.858 abitanti, tre parroci, un collaboratore parrocchiale, un collaboratore festivo, due preti anziani e due diaconi permanenti e conta, inoltre, otto luoghi di culto. Don Claudio evidenzia che finora autonomia ha significato indipendenza, anche nella programmazione, condivisa solo perché fatta conoscere. In ogni parrocchia vengono celebrati i sacramenti e diverse sono le iniziative e le proposte sostenute, dopo un sereno discernimento, dai singoli consigli pastorali parrocchiali. Il parroco si sofferma sul ruolo delle due scuole dell’infanzia paritarie parrocchiali presenti sul territorio di Campo San Martino: «A Marsango ci sono 130 bambini, dal primo anno di vita ai 6 anni con il nido e la materna; in quella di Campo San Martino sono presenti 25 bambini, per la fascia di età 3-6 anni, complessivamente un numero importante di famiglie che vengono a contatto con una realtà cristiana quali sono le materne parrocchiali».
Prosegue il suo ragionamento: «La catechesi viene curata e offerta a tutti i ragazzi di ogni singola parrocchia, che, come ha il suo campanile, rivendica anche la presenza costante del suo prete. Oggi questo non è più possibile, sia per il numero di preti, disponibili e abili al servizio, che per la presenza di cristiani, formati ai ministeri battesimali, che vogliono bene e si prendono cura dei bisogni della propria comunità». Ogni parrocchia ha la sua Caritas, anche se da qualche anno il centro di ascolto Caritas di Campo San Martino esprime il suo operato mettendo insieme le forze e le risorse di più parrocchie vicine.
Sostiene don Michelotto: «Non la messa, ma la catechesi, la liturgia, la carità possono essere gestite anche solo da battezzati, laici cristiani, convinti e contenti. Il sacerdote avrà cura del gruppo che è responsabile di ogni singola comunità. Dopo alcuni anni di unità pastorale per le tre parrocchie del Comune di Campo San Martino, con la serena convivenza tra preti, è cresciuta tra queste la collaborazione, soprattutto nella catechesi dei ragazzi e nella formazione degli animatori, in vista dell’estate con il grest e i campi estivi, mettendo insieme spazi, strutture, personale e forze per ogni attività». Quella che era, fino a qualche anno fa, una particolarità della parrocchia di Marsango, è diventata un’opportunità consolidata anche per Campo San Martino e Busiago: «I campi estivi a Pieve di Alpago, sopra il lago di Santa Croce, sono un’esperienza che dura da quasi 40 anni. Solo nell’ultima edizione vi hanno partecipato complessivamente 150 ragazzi, divisi in tre turni (quarta e quinta elementare, medie e primi anni delle superiori), con una trentina di animatori, una decina di responsabili di campo e sei addetti alla cucina, senza contare i numerosi volontari che anche questa volta hanno provveduto all’allestimento e smontaggio di quanto serve al campo».
In buona sostanza per don Claudio Michelotto «la comunità cristiana non fa solo questo, è accanto a ogni persona, nella gioia e nella prova, ne condivide fatiche e speranze, con l’ascolto, l’accompagnamento e la tenerezza di ogni vera e grande famiglia».