La Chiesa di Padova è in festa, domenica 19 ottobre, per l’ordinazione diaconale di tre seminaristi – Tommaso Bolognesi, Filippo Friso e Marco Scagnellato – che proseguiranno il cammino verso il sacerdozio, e di due candidati al diaconato permanente: Fabio Sanguin e Domenico Tura. L’appuntamento è alle 16 nella Cattedrale di Padova, con la solenne celebrazione presieduta dal vescovo Claudio Cipolla.
Il diacono è colui che «in semplicità e disponibilità di cuore mette a servizio la propria vita, il tempo e le energie per le necessità più spicciole e immediate della Chiesa e dei fratelli» afferma Filippo Friso, 26 anni, originario della parrocchia della Cattedrale. «Il sacramento dell’ordine è uno dei tre che imprimono il carattere, insieme a battesimo e cresima; in particolare, il grado del diaconato configura il ministro a Cristo servo, attento agli ultimi e annunciatore del Vangelo. Il diacono diventa così immagine viva del servo che si china verso tutti, in particolare verso gli ultimi» aggiunge Tommaso Bolognesi, 30 anni, della parrocchia della Santissima Trinità in Padova.
Marco Scagnellato, 28 anni, della parrocchia di Camin, richiama la profondità le parole di san Policarpo che esortava i diaconi a «essere misericordiosi, attivi, a camminare secondo la verità del Signore, il quale si è fatto servo di tutti», ricordando che le mani vengono imposte loro «non per il sacerdozio, ma per il servizio» (LG 29). Servizio è dunque la parola che meglio sintetizza il compito che la Chiesa affida a questi fratelli, rivestendoli con il primo grado dell’ordine.
Marco Scagnellato racconta come il diaconato significhi «fare memoria ogni giorno di ciò che Gesù ha compiuto durante l’Ultima cena: depose le vesti, prese un asciugamano, versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli. Lasciarsi toccare e provocare dalle situazioni quotidiane, con la certezza che Dio, attraverso lo Spirito Santo, accompagnerà ogni parola e ogni gesto».
Un sentimento condiviso anche da Filippo Friso, che con entusiasmo sottolinea come l’essenza del diaconato consista nel «rispondere e fidarsi del Signore che mai delude». «È un passaggio che lascia una traccia indelebile, che ogni giorno mi invita a confrontarmi con Cristo e a configurarmi sempre più a Lui» evidenzia Tommaso Bolognesi.
Il vescovo Claudio ha già affidato a ciascuno di loro un incarico pastorale dove esercitare il ministero: Tommaso sarà in servizio nelle parrocchie di Santa Maria Assunta, Santa Teresa di Gesù Bambino e Santi Angeli custodi alla Guizza, offrendo anche il proprio contributo alla Caritas diocesana; Marco continuerà il suo servizio a Monselice, nelle parrocchie di San Giacomo, Marendole, Schiavonia, Ca’ Oddo, Duomo e Carmine-Montericco; accompagnerà inoltre il gruppo diocesano della pastorale vocazionale “ChiamalaVita”. Filippo presterà servizio nelle parrocchie di Campodarsego, Bronzola, Fiumicello, Reschigliano e Sant’Andrea di Campodarsego, collaborando anche con l’ufficio di Pastorale dei giovani.
Domenica saranno ordinati anche due diaconi permanenti, Fabio Sanguin e Domenico Tura, che vivono questo momento con trepidazione e profonda gratitudine. Domenico Tura, 54 anni, dice: «Essere diacono per me è anzitutto risposta al Signore, che mi chiede di diventare operaio della sua vigna, mettendomi a disposizione della Chiesa nel servizio della carità, con attenzione particolare alle situazioni di povertà e fragilità umana». Fabio Sanguin, 58 anni, aggiunge: «Essere diacono significa testimoniare la presenza di Dio nella quotidianità, abbassandosi e servendo il prossimo con gli stessi sentimenti di Cristo».
♦ don Leopoldo Zanon viene nominato parroco di Lion e San Giacomo di Albignasego;
♦ don Andrea Zanchetta, cui sono affidate le comunità di Calcroci e Lughetto, viene nominato parroco anche di Lova;
♦ don Luca Ferro viene nominato amministratore parrocchiale di San Marco di Camposampiero;
♦ don Caterino Longo viene nominato collaboratore di Cambroso, Codevigo, Rosara, Santa Margherita di Codevigo;
♦ don Alessandro Omizzolo viene nominato collaboratore di Cave e Chiesanuova;
♦ don Agostino Marinello viene nominato a servizio della collaborazione pastorale Campo in rete;
♦ don Luciano Lazzari viene nominato a servizio della collaborazione pastorale Piovese.