Dopo la pausa per le nazionali, riparte il campionato e il Padova è chiamato a voltare pagina dopo la sconfitta di Bari. I biancoscudati torneranno a volare verso il Sud, questa volta direzione Catanzaro, dove domenica alle 19:30 affronteranno la formazione giallorossa allo stadio Nicola Ceravolo. Ad accoglierli ci sarà la squadra allenata da Alberto Aquilani, ex centrocampista della Roma, a rischio panchina dopo un avvio di stagione difficile e costretto a seguire la sfida dalla tribuna per squalifica.
L’ULTIMO PRECEDENTE
Per i tifosi del Padova, Catanzaro è un nome che evoca ricordi speciali. Impossibile non tornare con la mente alla sera del 29 maggio 2022, quando, nella semifinale playoff di ritorno, una punizione magistrale di Cosimo Chiricò al 97’ fece letteralmente esplodere l’Euganeo. Quel gol regalò alla squadra allora allenata da Massimo Oddo la possibilità di giocarsi la finale per la promozione in Serie B, poi persa contro il Palermo di Silvio Baldini, oggi commissario tecnico della Nazionale Under 21. Un momento rimasto inciso nella memoria collettiva dei tifosi biancoscudati, che da allora non hanno più incrociato i calabresi.
IL CONFRONTO
I numeri raccontano una storia favorevole al Padova. In 24 precedenti in Serie B, i biancoscudati hanno mantenuto la porta inviolata in 14 occasioni – una percentuale del 58%, la più alta contro qualsiasi altra squadra affrontata più di una dozzina di volte nella competizione. Anche di recente i dati sorridono ai veneti: il Catanzaro non è riuscito a trovare la via del gol nelle ultime quattro sfide di Serie B contro il Padova, mentre i biancoscudati in quel periodo hanno realizzato due reti.
Sul fronte attuale, il Catanzaro arriva all’appuntamento dopo un avvio di campionato singolare: sei pareggi consecutivi nelle prime sei giornate – record assoluto nella storia della Serie B – seguiti dalla sconfitta contro il Monza. Un trend che mette pressione ad Aquilani, che con il Pisa nel 2023 aveva già collezionato tre pari interni di fila ma non è mai arrivato a quattro.
Il Padova, invece, deve ritrovare incisività offensiva. Finora la squadra di Andreoletti ha realizzato solo quattro gol dall’interno dell’area – nessuno ha fatto peggio – ma si distingue per la capacità di colpire da fuori: tre delle sette reti totali (il 43%) sono nate da tiri dalla distanza. Mattia Bortolussi e Kevin Varas restano i punti di riferimento: il primo ha già tre gol all’attivo e guida la squadra per tiri e occasioni create, il secondo ha contribuito con una rete e due assist.
Da tenere d’occhio anche Alphadjo Cissè, il giovane talento classe 2006 del Catanzaro: ha segnato tutti i suoi tre gol in trasferta e, tra i giocatori con almeno tre reti nelle principali leghe europee e seconde divisioni, solo l’ucraino Popov (classe 2007) è più giovane di lui.
Domenica, al Ceravolo, si incrociano dunque due squadre con obiettivi diversi ma un bisogno comune: ritrovare fiducia. Il Catanzaro cerca la prima vittoria stagionale, il Padova vuole rialzarsi e dimostrare di poter stare, con pieno merito, in Serie B.
LE PAROLE DELLA VIGILIA
Alla vigilia della sfida contro il Catanzaro, mister Matteo Andreoletti ha analizzato la situazione in casa Padova, partendo dalle condizioni della squadra dopo la sosta per le nazionali. «Siamo a buon punto – ha esordito l’allenatore biancoscudato –. Rientrano diversi giocatori che avevano lavorato a parte, come Bacci e Boi. Restano fuori Pastina, Jonathan Silva e Baselli, che non abbiamo ancora recuperato completamente. Capelli è squalificato, ma era prevedibile. Ci stiamo avvicinando passo dopo passo all’organico completo». Proprio a proposito dell’assenza di Capelli, Andreoletti ha spiegato: «Il suo sostituto naturale sarà Ghiglione. È un giocatore con un percorso importante, che finora ha trovato poco spazio più per merito delle prestazioni di Capelli che per demeriti suoi. Mi aspetto risposte, sono certo che si farà trovare pronto».
Il tecnico è poi tornato sul ko di Bari, che ha lasciato ancora molta amarezza: «Sono ancora avvelenato, sinceramente. Tornare da Bari con zero punti è stato assurdo. Abbiamo disputato una delle migliori prestazioni della stagione, forse la migliore per qualità e capacità di gioco. Ma non possiamo accontentarci dei complimenti: abbiamo bisogno di punti. La prestazione deve essere il punto di partenza, ma serve anche concretezza, dobbiamo saperci difendere e portare a casa risultati».
Sul piano emotivo, Andreoletti non ha nascosto il mix di sentimenti che accompagna la vigilia: «Durante la sosta ho sentito sia la soddisfazione per quanto di buono abbiamo fatto, sia la rabbia per aver raccolto meno di quanto meritassimo. Quel veleno ce lo teniamo stretto, deve essere la nostra forza per affrontare la gara di domani».
Il mister ha poi approfondito anche gli aspetti tattici, riconoscendo le difficoltà di una trasferta complessa come quella del “Ceravolo”: «Affrontiamo un Catanzaro che gioca un calcio propositivo, costruisce dal basso e ama tenere il possesso. È una squadra con idee precise, si vede già la mano dell’allenatore. Sarà complicato avere il dominio della partita per 90 minuti: dovremo essere bravi a gestire le fasi in cui la palla sarà loro, mantenendo equilibrio e lucidità. È un campo insidioso, ma ci arriviamo con la convinzione di poter fare bene».
Un passaggio importante anche sul rendimento dei subentrati: «Dobbiamo migliorare nell’impatto di chi entra dalla panchina. Mi piacerebbe che chi subentra lo facesse con lo spirito di chi può spaccare la partita, non come una scelta di ripiego. In certi momenti una mezz’ora giocata bene può essere più decisiva che partire dall’inizio».
Riferendosi poi al lavoro fatto durante la sosta, Andreoletti ha spiegato di aver puntato molto sull’attenzione ai dettagli difensivi e sulla gestione dei momenti chiave: «Abbiamo analizzato gli errori commessi contro l’Avellino e a Bari. In alcune situazioni potevamo difendere meglio, soprattutto sulle palle esterne e nelle marcature dentro l’area. In Serie B bisogna saper gestire le partite, e su questo stiamo crescendo. Finché non avremo quella maturità, dovremo andare a 300 all’ora per 90 minuti, consapevoli di dover sfruttare i cinque cambi per mantenere alta l’intensità».
Il tecnico si è soffermato anche su alcuni singoli, confermando la piena fiducia in Ghiglione e lodando il giovane Tumiatti, classe 2007, aggregato per la trasferta: «Ghiglione ha un motore di categoria superiore, non mi preoccupa la sua tenuta. E poi c’è Tumiatti, che si sta mettendo in mostra in Primavera: non è ancora pronto per partire titolare, ma se ci fosse bisogno a gara in corso non avrei esitazioni a farlo entrare».
Infine, una riflessione sulla fase offensiva e sul dato che vede il Padova come la squadra con meno gol realizzati dentro l’area di rigore: «Non è un aspetto che mi preoccupa. Creiamo molto e realizziamo spesso da fuori area, cosa che l’anno scorso ci mancava. Mi inizierei a preoccupare solo se non arrivassimo più a costruire. I margini di crescita ci sono, ma finché arriviamo in zona pericolosa, vuol dire che la squadra lavora nella direzione giusta».
Lista convocati:
PORTIERI: Fortin, Mouquet, Sorrentino
DIFENSORI: Barreca, Boi, Belli, Faedo, Favale, Ghiglione, Perrotta, Sgarbi, Villa
CENTROCAMPISTI: Bacci, Crisetig, Di Maggio, Fusi, Harder, Varas, Tumiatti
ATTACCANTI: Bortolussi, Buonaiuto, Lasagna, Seghetti
Formazione prevista (Stadio Nicola Ceravolo, Catanzaro, ore 19:30)
Arbitro Simone Galipò (sezione di Firenze). Assistenti: Laudato e Santarosa. IV ufficiale: Dionisi. Al Var ci sarà Camplone, Avar affidato a Fourneu. (Diretta Tv DAZN, “La B Channel”)