Te la ritrovi davanti, all’improvviso. Come una doccia gelata. E rimani attonito e impietrito, mentre il mondo inizia a girarti attorno in un modo completamente diverso da come te lo immaginavi. Tutti, almeno una volta nella vita, ci siamo ritrovati come Gwyneth Paltrow davanti ad una “sliding door”, una porta girevole, un fatto assolutamente imprevedibile che non puoi cambiare e che, volenti o nolenti, stravolge in un attimo tutta la tua vita. E quel giorno si fissa automaticamente sul calendario. Anno dopo anno è lì che ti aspetta, appeso al muro e scolpito nella mente e nel cuore.
Giulia è una giovane torinese di 19 anni con un cassetto pieno zeppo di sogni da realizzare. La sua “sliding door” si presenta, all’improvviso, il 6 ottobre 2011. È in scooter con un ragazzo. Guidava lui. È successo tutto in modo molto banale. La ruota scivola e Giulia finisce rovinosamente a terra. Frattura alla spina dorsale. Paraplegia incompleta. Seguono 9 mesi di ospedale e le parole dei medici che le dicono che camminerà più. In ospedale Giulia incontra Andrea. Lui fa il fisioterapista e non ci mette molto a innamorarsi. Ma ci mette parecchio – quasi un anno – per conquistarla.
Sono trascorsi 14 anni da quel 6 ottobre 2011. Giulia e Andrea si sono sposati e hanno due splendidi bambini: Sophie, 4 anni e Ethan, che il prossimo 26 novembre soffierà sulla sua prima candelina.
Giulia Lamarca, psicologa e travel blogger, è una influencer molto seguita sui social. Sono più 764mila i followers che seguono su Ig le sue avventure e quelle di Andrea Decarlini e dei loro due figli, con i quali girano il mondo. Superando con una buona dose di ironia non solo le disavventure tipiche dei viaggi, ma soprattutto anche quelle legate alle non poche barriere architettoniche che spuntano fuori all’improvviso, come funghi, in ogni parte del mondo.
Su Ig Giulia e Andrea raccontano la loro quotidianità di genitori e raccontano il mondo oltre la prospettiva della disabilità. Oltre l’orizzonte della carrozzina su cui Giulia si sposta da 14 anni.
Il 6 ottobre è sempre un giorno faticoso. Lo sa bene Andrea, che ogni anno fa di tutto per non far ricordare a Giulia quel giorno.
“Oggi è il 6 ottobre – scrive Andrea nei giorni scorsi su Ig a corredo di un reel che ha conquistato oltre 112mila like – l’anniversario dell’incidente di Giulia. Ormai ci provo tutti gli anni a “distrarla” e cercare di farglielo dimenticare. Un po’ come dimenticandosi di questo giorno si potrebbe dimenticare di essere in carrozzina…”.
“Come sta andando? – prosegue Andrea –. In viaggio di nozze (nel 2016) ce l’avevo quasi fatta. Erano tipo le 10 di sera quando la guida chiede: “Ma come mai sei in carrozzina?” Giulia parte a raccontare finché dice: “ho avuto l’incidente il 6 ottobre… (lunga pausa) aspetta, oggi è il 6 ottobre!!!” Mannaggia a lui!!!”.
“Comunque aneddoti a parte ormai è solo un giorno, prima era “la” data, ormai è solo un segno sbiadito sul calendario, c’è… ma è stato ormai sommerso da mille altri segni sul calendario!! Consiglio (da me): non rimanete ancorati ad un giorno, una data perché rischiate di perdervi gli altri 364…”.
Anche Giulia ha raccontato su Ig, a qualche ora di distanza, il “suo” 6 ottobre. È una sorta di lettera aperta che la giovane travel blogger affida al suo account Ig. “Sono passati 14 anni dal mio incidente – scrive –. Per tanto tempo quella data mi faceva paura, come se potesse riportarmi indietro a quel momento in cui tutto è cambiato. Ma con gli anni ho imparato che non serve vivere nella paura di un giorno del calendario. La vita non si è fermata lì — ha continuato a scorrere, a sorprendermi, a insegnarmi. E oggi, quando mi guardo indietro, non vedo più solo il dolore o la perdita. Vedo tutto quello che ho vissuto dopo: la mia famiglia, i sogni che sembravano impossibili, le risate, i viaggi, le seconde possibilità. Non lasciare che una data congeli la tua vita. Perché mentre tu la temi, la vita — semplicemente — va avanti. E spesso, lo fa in modo meraviglioso”. E mentre l’occhio scorre il filo delle parole, sullo schermo, in un reel, Giulia racconta quello che è successo nella sua vita, negli ultimi cinque anni: nel 2021 è nata Sophia, che nel 2022 ha iniziato a muovere i primi passi e se la cava così bene che nel 2023 spinge la mamma in carrozzina. E Giulia con una torta ripiena di panna e ironia, su cui campeggia la scritta “e anche oggi si cammina domani”. Il 2024 inizia con l’annuncio dell’arrivo inaspettato di Ethan, che quest’anno è la stessa Sophie a imboccare, mentre è seduto sul seggiolone. Ethan che il 4 ottobre regala una inaspettata sorpresa alla sua mamma e al suo papà. Una sorpresa immortalata su Ig. “Nota bene – scrive la travel blogger – eravamo registrando un video dove dovevamo far finta di litigare quando ad un certo punto Ethan si alza… (ecco perché c’è la telecamera accesa). Non era un momento speciale… Non c’era la luce perfetta, né la musica di sottofondo. E io, come sempre, stavo facendo mille cose insieme. Poi mi giro… e lui si alza. Per la prima volta. La vita è proprio così: accade mentre cerchi di tenerla in ordine, mentre pensi ad altro, mentre sei “solo” in un giorno qualunque. E invece no – era il giorno in cui ha deciso di fare il suo primo passo verso il mondo. E io l’ho guardato, con il cuore che si ferma per un secondo. Perché forse crescere è tutto qui: imparare a lasciarli andare, anche solo di pochi centimetri”.
Anche Sophie sa regalare alla sua mamma delle piccole grandi sorprese. “La maternità mi porta sempre emozioni contrastanti – scrive Giulia su Ig il 9 agosto – da un lato è una sensazione meravigliosa e impagabile, dall’altro so di avere dei limiti e so che in un modo o nell’altro ricadono anche sui miei figli. Quindi quando vedo la naturalezza con la quale Sophie ogni tanto mi aiuta, mi commuovo… Ogni tanto fa pure spallucce, come per dire “e che ci vuole?? Faccio io!!” Ricordatevi che l’amore passa in un sacco di modi…”.
Lo scorso fine settimana Giulia è a Firenze. Alle sue spalle si intravvede la cattedrale di Santa Maria del Fiore, con i suoi marmi bianchi, rosso e verdi. “Oggi voglio raccontarvi una cosa che non ho mai raccontato qua sui social – esordisce Giulia nel reel –. All’inizio del primo anno dall’incidente, venivo a Firenze a fare una cura che mi prometteva di tornare in piedi, volevo vivere nella speranza di tornare in piedi per costruire una vita piena. E oggi mi rendo conto quanto sono felice di non essere più attaccata a quella speranza e sono felice di essere riuscita a dire: “va bene così, rimani in carrozzina, ma continua la tua vita, cerca la tua strada altrove”. Oggi davvero mi sento una persona nuova, con dei nuovi obiettivi, una nuova prospettiva, una famiglia e sono grata a quella Giulia giovane e piccola che ha avuto il coraggio di dire: “non me ne frega niente di tornare in piedi, va bene così, chiudiamo questa porta e apriamone un’altra. Questo per dirvi di avere il coraggio di cambiare i vostri sogni. Ho abbandonato la Giulia in piedi e mi sono aperta a qualcosa di nuovo che non conoscevo e che chiamo famiglia”. “Oggi guardo indietro e mi viene solo da dire: grazie”, scrive Giulia sul post che accompagna il video. “Grazie alla me del passato che non sapeva come si faceva, ma lo faceva lo stesso. Grazie ai pianti in silenzio, alle urla dentro, al corpo che non riconoscevo più. Grazie che ha imparato a ridisegnare i sogni, a cambiare prospettiva, a capire che la vita non è tornare dove eri, ma costruire qualcosa da dove sei ora! Se oggi amo la vita, la mia famiglia, è solo perché lei, quella ragazza fragile ma testarda, non si è arresa”.