“Non siamo qui per l’aspirazione a contare e a contarci – per quanto accadrà anche questo – ma per lasciare spazio allo Spirito del Signore Gesù, che passa anche attraverso il nostro discernimento”. Lo ha affermato oggi mons. Erio Castellucci, presidente del Comitato nazionale del Cammino sinodale, aprendo la terza Assemblea sinodale a Roma. “Il voto, qui, non è dato per spirito di partito o di corporazione, ma nella piena coscienza di essere membra di Cristo”, ha aggiunto. Richiamando la forza del cammino compiuto, ha detto: “Giubilo, perché siamo qui, come delegati delle nostre Chiese, non come numeri ma come volti; giubilo, perché… possiamo vivere con gioia ed entusiasmo, come dice Papa Leone”. Una sola cifra, per Castellucci, riassume lo spessore del percorso sinodale: “50.000 gruppi, composti ciascuno mediamente da una decina di persone”, che hanno risposto alla domanda di Papa Francesco: “Come può la Chiesa essere sinodale e missionaria?”. “È stato un unico grande percorso sinodale, che ci ha permesso di coniugare il locale con il globale”, ha affermato. “La bellezza, per i cristiani, non è solo armonia, ma è dono, impegno, sacrificio”, ha sottolineato. “Sono stati quattro anni belli, che ora possiamo vivere con gioia ed entusiasmo”.