Chiesa
“Ritrovare questo bel monumento sarebbe poca cosa se non fosse abitato e vissuto da una comunità cristiana viva, ricca della sua appartenenza al Signore e capace di raccontare e di comunicare la bellezza del messaggio di Gesù. Le chiese servono nella misura in cui sono abitate e vissute da una comunità dei credenti, che, nell’ascolto della Parola e nel Pane Eucaristico, attingono la forza per l’annuncio gioioso della presenza viva del Signore nella vita di ogni giorno”. A dichiararlo è l’arcivescovo di Spoleto-Norcia, mons. Renato Boccardo, che così commenta la riapertura, il 31 ottobre, della basilica di S. Benedetto, crollata il 30 ottobre 2016 in seguito alla terza scossa, la più distruttiva, della sequenza sismica iniziata il 24 agosto (Amatrice, ndr.). “La dedicazione di una chiesa e la consacrazione di un altare, come faremo il 31 di ottobre a Norcia per la Basilica di S. Benedetto – aggiunge l’arcivescovo – ci dicono che tutto questo luogo viene messo a parte perché assume una destinazione particolare: diventa il luogo dove Dio abita, la sua casa di Dio in mezzo a quella degli uomini. Monumento che ripropone il messaggio di S. Benedetto, il suo Ora et labora, la sua intuizione che riesce a mettere insieme uomini diversi che vogliono raggiungere un fine comune”. Per il Commissario alla ricostruzione post sisma 2016, Guido Castelli
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“arte, memoria, spiritualità, cultura, passato e futuro sono ‘risorti’ con la Basilica del Patrono d’Europa”.
“Oggi possiamo guardare con più fiducia a tutto il resto che manca ancora per ridare vita al Centro Italia ferito dal sisma del 2016-2017. Ma i simboli servono a moltiplicare le forze. La Basilica di Norcia restituita ai fedeli, alla comunità nursina, ai pellegrini e ai turisti è uno di questi simboli. E continueremo a lavorare perché la patria di San Benedetto possa diventare Capitale europea della Cultura nel 2033, come luogo simbolo di tutta la ‘Civitas appenninica’ e delle sue radici cristiane che hanno fecondato tutto il Vecchio Continente”.
Il programma. Oggi pomeriggio alle ore 16.30, a Norcia si terrà la presentazione dei lavori di ricostruzione della Basilica con gli interventi, tra gli altri, dello stesso presule, del sindaco di Norcia, Giuliano Boccanera, della presidente della giunta regionale dell’Umbria, Stefania Proietti, del Commissario straordinario del Governo per la riparazione e la ricostruzione post sisma 2016, Guido Castelli, e del ministro della Cultura Alessandro Giuli. Il momento più atteso è per domani, alle 16.30, quando la basilica sarà riaperta al culto con la messa presieduta dall’arcivescovo Boccardo, concelebranti i vescovi dell’Umbria, diversi Abati delle abbazie benedettine in Italia, tra cui il Primate della Confederazione Benedettina Jeremias Schröder. Saranno diverse le autorità presenti, tra cui il ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida e il vicepresidente del Parlamento Europeo Antonella Sberna. La messa sarà animata dalla corale diocesana, diretta da Mauro Presazzi; per la prima volta verrà eseguito il nuovo inno a S. Benedetto composto e musicato da mons. Marco Frisina. Nel transetto sinistro della Basilica troverà posto l’immagine della Madonna Addolorata, tanto venerata a Norcia, in attesa che si ricostruisca la sua chiesa; nella zona del presbiterio, invece, verrà collocato, protetto da una teca e da un impianto di video sorveglianza, il reliquiario di S. Benedetto.
Scheda. Il 30 ottobre 2016 una scossa di terremoto rase al suolo la chiesa eretta sui resti della casa natale di San Benedetto, e della sorella Santa Scolastica, sbriciolata sotto il crollo del campanile. Restò in piedi solo la facciata e poco altro: l’80% del monumento distrutto. I lavori per la ricostruzione della Basilica di San Benedetto a Norcia hanno avuto inizio il 16 dicembre del 2021, e in meno di quattro anni l’edificio è stato ricostruito interamente con tutte le attenzioni filologiche richieste dal materiale che è stato recuperato, catalogato, ricollocato (mattone per mattone) con l’aggiunta delle migliori tecnologie disponibili, per garantire la sicurezza antisismica dell’intera costruzione. L’intervento di ricostruzione è costato 15 milioni di euro ed è stato finanziato dall’Ufficio per la Ricostruzione Sisma 2016, dalla Regione Umbria e da Eni Spa. Il Ministero della Cultura con la Soprintendenza Speciale Sisma 2016 ha curato l’atto di indirizzo e l’affidamento della progettazione, e con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’Umbria ha seguito la direzione lavori. A Norcia, dove oltre 730 famiglie sono rientrate nelle loro abitazioni ricostruite mentre diverse attività commerciali storiche hanno riaperto, è in corso anche la ricostruzione della concattedrale di Santa Maria Argentea, che dovrebbe essere consegnata entro un paio di anni. La riapertura della Basilica di Norcia è un evento importante per il valore simbolico del luogo e della sua centralità spirituale per l’Europa intera, ma è significativo anche per registrare l’avanzamento della ricostruzione in tutto il cratere (12mila cantieri chiusi, 9500 ancora in attività, 7 miliardi di euro liquidati per i lavori di ricostruzione privata nel suo complesso) e in Umbria in particolare.