Fatti
Ha preso avvio in queste settimane il progetto “Arre Sicura” con cui il Comune della Bassa Padovana intende attuare delle misure a protezione di persone, animali e patrimonio. Il percorso è stato presentato a settembre durante una serata informativa con i cittadini e trova ora una prima espressione nell’affissione di diversi striscioni che invitano alla moderazione e all’attenzione durante il transito nelle strade. Mascotte di tali esortazioni alla prudenza è un gatto nero: «L’idea di questa provocazione è stata suggerita dal nostro vicesindaco e fotografo Antonio Franciosi ma non si deve pensare che il messaggio sia a favore solamente degli animali – precisa il primo cittadino Michele Teobaldo – L’immagine è stata scelta in quanto il felino richiama la sfortuna ma il discorso è rivolto a tutti visto che ci stiamo prendendo a cuore la sicurezza stradale. Siamo convinti che anche con l’installazione di tutti i segnali e gli autovelox possibili non si approdi a nulla senza l’autolimitazione di tutti, per esempio dell’autista nei confronti del ciclista e di quest’ultimo verso il pedone. È necessario l’impegno del cittadino, accettando di arrivare in ritardo o di partire un po’ in anticipo».
Riconoscendo comunque un ritardo nella manutenzione di alcune piste ciclabili del paese, il sindaco annuncia anche quali saranno i prossimi passi atti a garantire maggiore sicurezza oltre a evidenziare un accordo già stipulato e alquanto innovativo: «Verrà aumentata la segnaletica orizzontale e verticale oltre a essere implementata nei prossimi due anni la videosorveglianza, che abbiamo riattivato e attraverso cui si potrà controllare non solo il territorio ma anche verificare mediante le targhe che i mezzi non circolino senza assicurazione. Intanto, abbiamo già prodotto un regolamento per il trattamento delle immagini dal momento che in Comune confluiscono le immagini prodotte da alcune telecamere presenti nella nostra zona industriale. Questi impianti sono di proprietà di privati ai quali, se desiderano partecipare, abbiamo concesso in maniera eccezionale di puntarli in aree pubbliche in un luogo del paese che più di altri è soggetto ad abbandono dei rifiuti, vandalismo o prolungate soste di persone nomadi».
L’impegno dell’amministrazione guarda così a più sfere di intervento individuando nel singolo cittadino un attore fondamentale per la sicurezza della comunità e la tutela del suo patrimonio:
«Alla riunione di presentazione del progetto “Arre Sicura” hanno partecipato una sessantina di persone che, rapportati al totale degli abitanti, dimostra comunque un interesse almeno nell’informarsi e nell’ascoltare le nostre proposte – ricorda Teobaldo – Abbiamo in quella sede evidenziato comunque come ognuno debba uscire dalla dimensione di stallo e attesa che tutto venga fatto dal Comune a favore di una partecipazione collaborativa e coinvolgimento anche solo segnalando una determinata situazione alle forze dell’ordine anziché limitarsi a condividerla sui social network».