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“Di fronte alla crisi dell’Europa e ai nuovi scenari internazionali”, il sesto incontro dei “Percorsi di cultura politica”, organizzato dal 6 al 9 novembre dalla rivista “Il Regno” e dalla comunità di Camaldoli nel 70° anniversario della rivista, è interamente dedicato al rapporto tra cristianesimo ed Europa. Si tratta di una iniziativa che si avvale della collaborazione della Commissione delle Conferenze episcopali dell’Unione europea (Comece).
“Perché questo tema adesso”. Si comincia domani pomeriggio con la prima sessione e i saluti di dom Matteo Ferrari (ordine dei Camaldolesi), mons. Andrea Migliavacca (vescovo di Arezzo-Cortona-San Sepolcro) e Gianfranco Brunelli (direttore del Regno). Quindi la meditazione biblica di Piero Stefani (teologo, esegeta, scrittore), su “La spiritualità del cuore. ‘Vicino a te è la Parola, sulla tua bocca e nel tuo cuore’ (Rm 10,8)”. A seguire il contributo del card. Matteo Zuppi, presidente della Cei, intitolato “Perché questo tema adesso”. Quindi: “Un mondo a pezzi. Il disordine e le nuove guerre per l’egemonia mondiale”, a cura di Andrea Graziosi (docente di Storia contemporanea alla Federico II di Napoli).
Parole in guerra, religione, politica… La seconda sessione, venerdì mattina, prenderà avvio con il tema “Parole in guerra. Antisemitismo, Sionismo, Antisionismo, Apartheid”, relatrice Anna Foa (docente emerito di Storia moderna alla Sapienza di Roma). Toccherà poi a Olivier Roy (docente all’Istituto universitario europeo di Fiesole) trattare il tema “Realtà e visioni dell’islam dopo la guerra in Iran. Tra religione e politica”.
La terza sessione, nel pomeriggio di venerdì, si aprirà con “La logica della forza come arretramento della politica. Possiamo sopravvivere a Trump?”:
intervento di Antonio Di Bella (saggista, giornalista e conduttore televisivo). Seguirà: “Leone XIV. La visione geo-religiosa di un papa americano”, di Massimo Borghesi (docente di filosofia morale all’università di Perugia) e Daniele Menozzi (docente emerito di Storia contemporanea alla Normale di Pisa).
Metamorfosi dell’immagine di Dio. La quarta sessione di sabato mattina inizia con Pierre Gisel (docente emerito di Teologia sistematica all’Università di Losanna): “Tra Cancel culture e Wokismo: sfide al cristianesimo. Memoria, tradizione, coscienza storica della fede”. La mattinata proseguirà con “Metamorfosi dell’immagine di Dio nella cultura europea. Una prospettiva filosofica, una prospettiva teologica”, con Carlo Scilironi (docente di ermeneutica filosofica e filosofia teoretica all’Università di Padova) e Hans-Christoph Askani (docente emerito di teologia sistematica all’Università di Ginevra).
“L’ecumenismo come ermeneutica delle Chiese. Dalla conversione alla evangelizzazione comune”
di Fabrizio Bosin (docente di cristologia al Marianum di Roma), aprirà la quinta sessione di sabato pomeriggio. Quindi: “La pace come ermeneutica dell’Europa. La responsabilità del bene”, con intervento di Gianfranco Brunelli.
Quale Europa è ancora possibile? Infine, la sesta sessione, domenica mattina, intitolata “Quale Europa è ancora possibile? Istituzioni, economia, politica”: prenderanno la parola Marco Buti (economista, già direttore generale per gli Affari economici e finanziari dell’Ue) e Romano Prodi (già presidente della Commissione europea e del Consiglio dei ministri italiano). Le conclusioni sono affidate a mons. Mariano Crociata, vescovo di Latina e presidente della Comece.