Fatti
Si può partecipare fino al 25 novembre alla raccolta fondi “Donaci un sorriso, te ne restituiremo mille!” promossa dalla squadra di baskin del Basket Conselve. Una campagna che ha comunque già riservato delle gradite sorprese al team, formato da pochi mesi e costituito da quaranta ragazzi con e senza disabilità. «Il nostro staff tecnico è composto da volontari finora autofinanziatisi con il sostegno anche del Basket Conselve, che ha messo a disposizione l’attrezzatura e coperto alcune spese – racconta la responsabile Tatiana Sadocco – Riscontrata in seguito la necessità di trovare delle risorse economiche per continuare a garantire a tutti l’accesso libero alla disciplina, abbiamo avviato questo progetto di crowdfunding (lo si trova sul sito www.ideaginger.it, ndr) il cui obiettivo di 3.000 euro è stato raggiunto in sei giorni anziché nei sessanta a disposizione».
Così il team ha deciso di puntare a un secondo traguardo, senza strafare, per implementare l’acquisto dell’equipaggiamento per allenamenti e partite previsto in origine. «Con entusiasmo stiamo proseguendo per realizzare divise e magliette di gioco, importanti in quanto danno a chi le indossa la percezione di far parte di una squadra, contribuendo a eliminare l’idea del baskin come un parcheggio per le persone con disabilità – continua Sadocco –Inoltre, puntiamo all’acquisto sia di canestri regolamentari ad altezza ridotta e palloni di varie misure utilizzabili da tutti, sia di rampe di accesso ai campi, corrimano e pettorine che favoriscano l’individuazione dei cinque ruoli previsti nel gioco».
Queste categorie sono, infatti, pensate per permettere a tutti di partecipare secondo le proprie abilità – da chi utilizza solo le mani per il tiro fino a chi possiede tutti i fondamenti – secondo il valore di inclusione, centrale nel baskin. «Conoscendo le realtà associative locali e la sensibilità della popolazione, quando ho scoperto il baskin ho pensato subito che sarebbe stato una ricchezza per la zona – ricorda Tatiana Sadocco – Presentato al presidente del Basket Conselve, Carlo Sguotti, e al vice Loris Lain e riscontrato il loro interesse, ho incominciato a seguire la nascita di questa costola della società con il pensiero che, allora, sarebbe stata perfetta anche per un nostro ragazzo da poco mancato a seguito di una malattia invalidante. Da subito è garantito a tutti l’avvicinamento alla squadra e, da quest’anno, per chi vorrà continuare sarà richiesta l’iscrizione, essendo questo un vero e proprio sport senza barriere capace di valorizzare tutte le competenze».