Mons. Paul S. Coakley, arcivescovo di Oklahoma City, è stato eletto ieri presidente della Conferenza episcopale degli Stati Uniti (Usccb) nel corso dell’assemblea plenaria in corso a Baltimora. Succede a mons. Timothy P. Broglio, ordinario militare, giunto al termine del mandato. Alla vicepresidenza è stato eletto mons. Daniel E. Flores, vescovo di Brownsville, che subentra a mons. William E. Lori, arcivescovo di Baltimora. L’elezione del presidente è avvenuta al terzo scrutinio, con 128 voti a favore di mons. Coakley contro i 109 ricevuti da mons. Flores. Quest’ultimo è stato quindi eletto vicepresidente al primo turno tra i nove candidati rimanenti. Entrambi entreranno in carica al termine dei lavori, giovedì 13 novembre, per un mandato triennale. Nato nel 1955, mons. Coakley è arcivescovo metropolita di Oklahoma City dal 2011. Dal 2022 è segretario della Conferenza, incarico per il quale era stato riconfermato fino al 2027: con la sua elezione sarà ora necessario procedere alla nomina di un nuovo segretario. Mons. Flores, invece, è vescovo di Brownsville dal 2009 ed è attualmente membro di diverse commissioni episcopali. Nato nel 1961 a Palacios, in Texas, è stato ordinato sacerdote nel 1988 per la diocesi di Corpus Christi. Ha svolto numerosi incarichi pastorali e accademici, ed è stato vescovo ausiliare a Detroit dal 2006 al 2009. All’interno dell’episcopato statunitense presiede il Comitato per la diversità culturale nella Chiesa e partecipa ai lavori di altri organismi, tra cui quelli per la liturgia, la libertà religiosa, la vita e il dialogo ecumenico.
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