Skip to content
  • Edizione Digitale
  • Abbonati
logo
  • Ultimi Articoli
  • Sezioni
    • Chiesa
    • Idee
    • Fatti
    • Mosaico
    • Storie
  • REGIONALI 2025
    • Elezioni Regionali 2025
    • Inserto Speciale Elezioni Regionali
  • Speciali & Mappe
  • Rubriche
  • EVENTI
  • Scrivici
  • Edizione Digitale
  • Abbonati
Area riservata

Dal Campo Alla Tavola | Dal Campo Alla Tavola #02 2025

martedì 11 Marzo 2025

Sulle nostre tavole è sempre meno la frutta padovana

Il punto Cambiamenti climatici, insetti alieni e limiti all’uso di fitofarmaci riducono le rese mentre aumenta la concorrenza straniera: è calato di un terzo in dieci anni il prodotto nostrano

Emanuele Cenghiaro

La frutta italiana vive un momento di crisi, e non è da meno il territorio padovano, dove negli ultimi dieci anni la produzione è calata di almeno un terzo, come rileva una ricerca di Cia Padova. Il dato riguarda in particolare la Bassa Padovana, che è l’area maggiormente vocata. I casi più eclatanti sono quelli del pero: oggi nel Padovano la superficie coltivata si estende su “appena” 380 ettari, il 50 per cento in meno così come per il kiwi, un centinaio di ettari complessivi. Meno drammatica è la situazione del melo, sceso di un terzo ma che resiste in 405 ettari. Pesche e nettarine occupano invece solamente 92 ettari. «Si tratta di numeri che impongono una seria riflessione – spiega il direttore di Cia Padova, Maurizio Antonini – anche e soprattutto sul futuro della nostra agricoltura. In primo luogo, stiamo risentendo degli effetti nefasti dei cambiamenti climatici, con prolungati periodi di siccità che si alternano a nubifragi intensi e allagamenti: si pensi all’alluvione del maggio 2024». Tra le cause della drastica riduzione delle rese c’è anche la proliferazione di insetti alieni, come la cimice asiatica, la cui criticità non è ancora stata del tutto risolta visto che l’introduzione nel Veneto dell’antagonista, la vespa samurai, non ha portato i risultati attesi. «Occorre inoltre considerare l’ormai costante diminuzione delle superfici agricole – precisa Antonini – e che negli ultimi mesi l’Ue ha vietato diversi prodotti fitosanitari strategici per la lotta a molteplici parassiti, costringendo gli imprenditori agricoli a utilizzare sempre meno mezzi tecnici a difesa delle nostre coltivazioni». Al contempo, accordi come quello di libero scambio commerciale tra l’Europa e il Mercosur (mercato comune dell’America meridionale) potrebbero favorire l’arrivo di prodotti da Paesi come il Brasile dove vengono avvallati decine di fitosanitari. «A queste condizioni non siamo in grado di tenere il passo dei nostri competitor». La decrescita della produzione della frutta ha come conseguenza l’aumento dei prezzi sugli scaffali dei supermercati, per cui a cascata le famiglie ne acquistano di meno e agli agricoltori restano minori margini di guadagno. «È un motivo in più – conclude Antonini – per il quale oggi più che mai serve una reale applicazione della legge del 2021 contro le pratiche commerciali sleali. Gli agricoltori beneficerebbero di un equo reddito, mentre ai prodotti verrebbero applicati prezzi corretti».

Ultimi articoli della categoria

Sarà situato a Loreo. È poco il malto italiano? In arrivo una nuova malteria

martedì 11 Marzo 2025

Sarà situato a Loreo. È poco il malto italiano? In arrivo una nuova malteria

Due cuori e… un distillato: così rinasce un liquorificio

martedì 11 Marzo 2025

Due cuori e… un distillato: così rinasce un liquorificio

Gli appuntamenti. Non solo Vinitaly, i dati del 2024 e le fiere del vino

martedì 11 Marzo 2025

Gli appuntamenti. Non solo Vinitaly, i dati del 2024 e le fiere del vino

Condividi su
Link copiato negli appunti
Logo La Difesa del Popolo
  • Chi siamo
  • Privacy
  • Amministrazione trasparente
  • Scrivici

La Difesa srl - P.iva 05125420280
La Difesa del Popolo percepisce i contributi pubblici all'editoria.
La Difesa del Popolo, tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici) ha aderito allo IAP (Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.
La Difesa del Popolo è una testata registrata presso il Tribunale di Padova decreto del 15 giugno 1950 al n. 37 del registro periodici.