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Il collegio universitario Don Nicola Mazza – che gestisce residenze universitarie nelle città di Padova, Verona e Roma – ha siglato l’accordo per la gestione della residenza universitaria Marianum, storica struttura situata in via Giotto 33, nel centro di Padova. Con questa operazione, il Don Mazza rafforza la propria presenza in città e conferma l’impegno nella promozione di una residenzialità universitaria centrata sulla persona: non semplice offerta di alloggi, ma proposta educativa e comunitaria che accompagna gli studenti in un percorso di crescita accademica e umana.
«Dare continuità all’opera meritoria del Marianum significa creare, o meglio mantenere, un impatto sulla società e sui valori fondanti delle nuove generazioni – dichiara Lucio Gomiero, presidente del consiglio di amministrazione del Don Mazza – Per questo abbiamo deciso di assumerci la responsabilità di allargare la nostra rete, forti della vicinanza che, in questi mesi, l’Università e la Diocesi di Padova ci hanno accordato. Un passo che lega il Don Mazza ancor di più alla città con quattro collegi a ciascun dei quali daremo una identità, nell’ambito di una visione poliedrica del futuro e della formazione dei giovani universitari».
L’accordo permette di evitare la chiusura della residenza Marianum, preservando 90 posti alloggio e la valorizzazione di spazi preziosi per la vita universitaria nel cuore della città. In un momento in cui a Padova la pressione abitativa è sempre più forte, con migliaia di studenti fuori sede e famiglie in difficoltà nel trovare soluzioni adeguate, l’iniziativa è una risposta concreta per la tutela del diritto allo studio.
«L’accordo che consente di mantenere viva la residenza Marianum tutela un patrimonio di accoglienza e, al tempo stesso, rafforza il diritto allo studio, che è uno dei pilastri su cui si fonda la missione dell’Università di Padova» dichiara la rettrice Daniela Mapelli.
L’operazione, sostenuta anche dalla Diocesi di Padova, s’inserisce in una comune attenzione verso il mondo universitario e i servizi che la città offre agli studenti, in un’ottica di cura e di accompagnamento della persona. «Con questa scelta si garantisce una proposta formativa che è in linea con l’idea che ha sempre ispirato il servizio portato avanti dalle suore per oltre settant’anni» afferma il vescovo Claudio Cipolla.