Fatti
“50 alunni sono riusciti a fuggire e a riunirsi alle loro famiglie”. Lo ha comunicato ieri la diocesi di Kontagora in un aggiornamento sul sequestro avvenuto nelle scuole cattoliche primarie e secondarie di St. Mary a Papiri, in Nigeria. Nel rapporto, firmato dal segretario diocesano, si ricorda che l’assalto dei banditi ha portato al rapimento di 315 persone, tra cui 289 alunni, 14 studenti della scuola secondaria e 12 membri dello staff. Si precisa che gli studenti fuggiti “non sono tornati a scuola, ma abbiamo potuto confermare il loro rientro sicuro durante le visite o tramite le chiamate delle famiglie”. La diocesi afferma che “265 persone rimangono in cattività – 239 alunni, 14 studenti e 12 membri dello staff”, sottolineando la volontà di assicurare “trasparenza completa mentre continuiamo a lavorare con genitori, tutori, agenzie di sicurezza e autorità competenti per verificare e aggiornare tutti i registri”. Nel comunicato si contestualizza che la scuola conta 430 alunni della primaria, 377 convittori e 53 esterni, mentre la secondaria comprende 199 studenti, di cui 185 convittori e 14 esterni. I responsabili assicurano l’impegno “al salvataggio sicuro di quanti sono ancora in ostaggio” e il proseguimento della collaborazione con le agenzie di sicurezza. Proprio ieri, all’Angelus, il Papa ha espresso “immensa tristezza” per i rapimenti e ha rivolto un “accorato appello” affinché “vengano subito liberati gli ostaggi”, esortando le autorità a decisioni “adeguate e tempestive” per garantirne il rilascio.