Chiesa
Al termine dell’Udienza generale della settimana scorsa si è vissuto un momento di forte emozione: il piccolo Majd Bernard, 7 anni, originario di Gaza ha consegnato a Papa Leone XIV la bandiera con il logo ufficiale della Giornata Mondiale del Bambino (Gmb) 2026.
Basta uno sguardo per accorgersi della sua sensibilità e dell’amore limpido che porta nel cuore per Gesù e per il Papa. La sua è una famiglia cristiana nel senso più vero: una famiglia ferita, provata dalla guerra, ma ancora capace di gratitudine e speranza.
La mamma, 30 anni, è stata colpita durante il conflitto e ha già subito due operazioni alla gamba. “Avevo paura di perderla”, racconta. “Ma grazie alle cure ricevute qui in Italia sto meglio”, dice mentre ancora si appoggia alla stampella. Il papà è un uomo buono e silenzioso, con uno sguardo che porta insieme la profondità dell’anima e il dolore di chi ha perso persone care. E accanto a loro c’è la figlia più piccola, quattro anni, con gli occhi che brillano e la voglia semplice di una bambina che desidera soltanto vivere in pace.
Durante l’udienza con Papa Leone, la provvidenza ha intrecciato le loro strade in un modo inatteso e commovente. Il piccolo Majd è riuscito a salutare il Papa e a fargli firmare la bandiera destinata al congresso dei bambini del prossimo anno.
È rimasto vicino al Santo Padre nel settore riservato, con quella sicurezza che solo i bambini conoscono, mentre i genitori, emozionati, avrebbero tanto voluto ringraziare il Papa di persona.
Momenti che hanno toccato tutti, impossibili da descrivere pienamente.
Dopo la visita e il passaggio dalla Porta Santa, la mamma ripeteva con gli occhi lucidi: “È come il giorno del mio matrimonio… anzi, forse ancora più bello”.
La famiglia ha voluto condividere anche queste parole, che raccontano dall’interno la profondità di ciò che hanno vissuto:
“Desidero condividere con voi la profondità delle nostre emozioni durante la nostra visita a Papa Leone e al Vaticano.Per noi è stato come un sogno che si avvera: abbiamo vissuto momenti pieni di spiritualità, serenità e pace interiore. È stato uno dei giorni più belli della nostra vita, un dono che rimarrà per sempre nei nostri cuori. Anche Majd era molto felice; per lui è stata un’esperienza meravigliosa e indimenticabile.
E quando Majd ha parlato con il Papa, gli ha detto con entusiasmo che desideriamo la pace e che lo amiamo davvero con tutto il nostro cuore. Gli ha anche chiesto di firmare la bandiera della Giornata Mondiale del Bambino, un gesto semplice ma molto significativo, che custodiremo sempre con profonda emozione”.
Nelle loro parole non c’è spazio per l’amarezza, ma solo per la gratitudine: a Dio, a chi li ha accompagnati e alla vita che sperano possa finalmente fiorire nella pace.
Una famiglia che, persino nella sofferenza, continua a generare speranza.