Secondo uno studio diffuso in occasione di Caseus anche da Cia Padova, i valori produttivi del settore lattiero-caseario padovano registrano punte fino a un 20 per cento in più per l’intera filiera, con un ulteriore dato degno di nota: le esportazioni di formaggi e latticini locali di alta qualità sono cresciute del 13,2 per cento in volume nei primi mesi del 2025 (rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). L’aumento della domanda estera ha avuto una ricaduta positiva anche sul prezzo del latte, la cui produzione oggi, fa sapere sempre Cia Padova, costa in media 60 centesimi all’imprenditore agricolo, cui ne vengono riconosciuti 68.
«Dopo anni di oggettive difficoltà, anche legate ai rincari dei prezzi dell’energia e delle materie prime agricole – sottolinea il direttore di Cia Padova, Maurizio Antonini – finalmente il margine di guadagno consente di programmare le attività con relativa fiducia».
L’unica criticità rilevata dallo studio di Cia Padova è il prezzo dell’erba medica, importante foraggio per il bestiame per l’elevato contenuto di proteine, vitamine, minerali e fibra, che a causa dei mutamenti climatici, con fasi di siccità alternate a nubifragi, è in calo di produzione, con l’inevitabile aumento di prezzo. Gli allevatori hanno compensato, però, con il mais, il cui valore è invece andato a scendere.