Siepi, boschi e nidi artificiali per rivitalizzare e proteggere gli appezzamenti agricoli di 13 Comuni tra Codevigo e Chioggia. È quello che ha realizzato il Progetto Collettivo, guidato dal Consorzio di bonifica Bacchiglione con diverse aziende agricole del territorio, sviluppato grazie al bando Srg07-Cooperazione per la sostenibilità ambientale per circa 220 mila euro di contributi. Le azioni previste includono la piantumazione di 12.300 metri di siepi e 4 ettari di boschetti con specie autoctone, l’installazione di nidi artificiali per la fauna selvatica e la riqualificazione di 2.600 metri di scoline aziendali, utilizzando specie erbacee autoctone. La prima fase dei lavori è consistita nella progettazione e nel coordinamento delle aziende agricole, poi si è passati alla messa a dimora delle piante, selezionate grazie a Veneto Agricoltura, scegliendo specie diverse a seconda del territorio e degli ecosistemi da ripristinare. Una sfida rilevante riguarda i terreni più vicini al confine lagunare, che da sempre soffrono per la salinità causata dalle infiltrazioni di acqua salmastra. Il Consorzio garantirà ora l’assistenza per i primi tre anni, poi la manutenzione sarà affidata agli agricoltori. «Gli interventi messi in atto generano benefici agronomici e ambientali significativi – afferma Silvano Bugno, presidente del Consorzio di bonifica Bacchiglione – e questi corridoi verdi aiutano a ricostruire habitat per la fauna selvatica, in un paesaggio agricolo sempre più frammentato e vicino ai centri urbani». Aggiunge Massimo Gargano, direttore di Anbi, Associazione nazionale bonifiche e irrigazioni: «Di fronte alla crisi climatica, la tutela delle aree marginali e dei loro presidi umani è una delle strategie di resilienza».