L’amico artificiale. Alcuni ragazzi usano gli AI-bot come “compagni”, o allenatori sociali, con effetti psicologici da monitorare

È “sempre disponibile”, “mi capisce, mi tratta bene”, “non mi giudica”. Così i giovani (in età compresa tra i 15 e i 19 anni) descrivono il loro rapporto, ormai quotidiano, con l’Open AI