Mosaico
Domenico Quirico (rapito e tenuto prigioniero per alcuni mesi in Siria), Margherita Coletta (vedova di uno dei carabinieri uccisi nell’attentato di Nassyria), Maria Grazia Cucinotta (attrice e donna di grande sensibilità), Valentina Vezzali (pluricampionessa di scherma), Geri Benoit (ambasciatrice di Haiti, presente negli anni di tragedie nel suo Paese): sono solo alcuni dei nomi degli ospiti che hanno animato e portato la propria testimonianza e vicinanza ai sostenitori della Cena di Santa Lucia e ai valori di solidarietà e sviluppo che l’appuntamento di Padova interpreta dal 2002. Quest’anno il “testimone” della serata – che ha per tema portante “La pace è una via umile. Percorriamola insieme” – è il cardinale Pierbattista Pizzaballa, attuale Patriarca di Gerusalemme e tra i maggiori sostenitori della necessità di pace, dialogo e relazioni anche nella complessa e dolorosa situazione della vicina Palestina. Da metà degli anni ‘90 Pizzaballa vive e opera a Gerusalemme, prima nella Custodia di Terra Santa, anche come assistente generale del Patriarca Fouad Twal, prima di succedergli nel 2016.
La voce di Pizzaballa è stata ed è tra le più chiare e coraggiose in questi ultimi due anni, un periodo di sofferenze che purtroppo rischiano di continuare anche in presenza di un accordo importante, ma fragile. L’accordo era stato così salutato attraverso un comunicato ufficiale del Cardinale: si tratta di «un primo passo, una prima fase. Naturalmente ve ne saranno altri, e certamente sorgeranno altri ostacoli. Ma ora dobbiamo gioire di questo passo importante che porterà un po’ più di fiducia per il futuro e anche nuova speranza, specialmente per i popoli, sia israeliano che palestinese. Certamente vi sarà anche una nuova atmosfera per la continuazione dei negoziati, anche se la vita dentro Gaza resterà terribile ancora per molto tempo. Ma ora siamo felici e speriamo che questo sia solo l’inizio di una nuova fase in cui possiamo, poco a poco, iniziare a pensare non più alla guerra, ma come ricostruire dopo la guerra». Seguendo queste parole sarà proprio il cardinale Pizzaballa ad approfondire il senso della ricerca “umile di una pace reale” che è al centro della cena 2025.